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Data: 04/04/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Pd, Abruzzo pro Renzi. La sorpresa è Emiliano

PESCARA Matteo Renzi riconquista anche l'Abruzzo, vincendo in tutte le sezioni del Pd la sfida per la segreteria nazionale. Il conteggio finale nei circoli ferma l'asticella del gradimento verso l'ex premier al 63,50%, seguito da Andrea Orlando (23,54%) e Michele Emiliano (12,94%). Un dato che si discosta solo di qualche punto percentuale da quello nazionale: Renzi (68,2%), Orlando (25,42%), Emiliano (6,36%). Semmai, una prima curiosità viene proprio dal risultato del governatore della Puglia che in Abruzzo passa a doppia cifra nella sfida a tre delle primarie.
Altri elementi di analisi vengono dal voto sul territorio. Pescara, Sulmona, Roseto, sono le città dove l'ex premier ha ottenuto il più alto numero di voti, una leadership confermata anche nelle quattro province dove qualche ribaltamento si è invece registrato per le altre due pedane del podio. In provincia di Pescara Renzi ha ottenuto 1.080 preferenze, ma qui (unico caso a livello regionale) a fare secondo è stato Emiliano (417), seguito da Orlando (222). Questo il risultato della provincia di Chieti: Renzi (859), Orlando (305), Emiliano (218). In provincia dell'Aquila Renzi vince con752 preferenze, seguito da Orlando (408) ed Emiliano (22). A Teramo: Renzi (1.058), Orlando (445), Emiliano (107).

EFFETTI Un risultato che in Abruzzo ha in qualche modo l'effetto di ricompattare il Pd attorno alla leadership dell'ex presidente del Consiglio. Tira il fiato soprattutto Luciano D'Alfonso che con Matteo Renzi aveva tessuto intensi rapporti istituzionali nei primi due anni e mezzo del suo mandato, ma che con l'uscita di scena dell'ex segretario nazionale rischiava di vedere indebolito il suo partito anche in Abruzzo. Lo stesso potere contrattuale esercitato dal governatore con i parlamentari e i componenti di maggioranza del Pd, ha rischiato di affievolirsi dopo il referendum del 4 dicembre, elemento appesantito dalle recenti indagini giudiziarie che coinvolgono direttamente il presidente della Regione. Oggi tutti (o quasi) sembrano essere rientrati nel circuito renziano. Stefania Pezzopane è tra i primi a gioire per l'esito delle primarie nei circoli, con qualche invito a fare tesoro degli errori recenti: «Il nostro si dimostra un grande partito, fatto di militanti veri che partecipano alla discussione con passione e competenza». Un risultato che per la senatrice aquilana «rafforza l'intero gruppo dirigente che si è esposto per la mozione Renzi. Risultato ancor più sorprendente in una provincia come quella aquilana, - secondo la parlamentare del Pd - visti anche gli orientamenti di diversi dirigenti ed esponenti istituzionali che avevano scelto di sostenere Andrea Orlando».
Pezzopane chiede adesso un passo indietro ai suoi, offrendo una riflessione: «Sta nascendo un partito nuovo - sottolinea la senatrice -, gli iscritti non sopportano più divisioni e scissioni. Basta risse, apriamoci al confronto». Anche per il segretario regionale del Pd, Marco Rapino: «In questa prima fase delle primarie i nostri iscritti hanno confermato il loro senso di comunità e la voglia di partecipare, consentendo ovunque una discussione di qualità sulle mozioni». Allo stesso tempo il segretario non nasconde la soddisfazione personale per l'affermazione dell'ex premier: «Un ottimo risultato che consolida la leadership di Renzi su tutto il territorio abruzzese».

L'OPZIONE Camillo D'Alessandro, nominato coordinatore della mozione Renzi in Abruzzo dopo avere abbandonato l'opzione Emiliano, la vede così: «Questo congresso ha riaperto un dibattito vero e profondo dal quale è emerso lo straordinario risultato a favore di Renzi, in Italia e in Abruzzo. Parliamo di iscritti e militanti, quelli che accendono la luce del circolo nei paesi, quelli che sui territori ci mettono la faccia e il cuore. Una volta per tutte è stato smentito, capovolto, il racconto secondo cui Renzi era addirittura un corpo estraneo per la base militante».

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