ROMA Sciopero di 24 ore dei dipendenti Alitalia. I sindacati hanno scelto la linea dura dopo diversi confronti - alcuni al ministero dei Trasporti - finiti in un nulla di fatto. I dipendenti della compagnia di bandiera incroceranno le braccia «contro la richiesta di circa 2mila esuberi ed il taglio delle retribuzioni del personale navigante». Aderiscono tutti: Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Usb e Alitalia ha fatto sapere di essere stata costretta a cancellare il 60% dei voli, nazionali e internazionali. Previste due fasce di garanzia: dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21 gli aerei opereranno regolarmente. Lo sciopero, fa sapere la Filt Cgil, «ha l’obiettivo di modificare l’attuale posizione degli azionisti». Ma cosa prevede il piano aziendale? Dei 2.037 esuberi - spiega il sindacato - 1.338 sono tempi indeterminati, 558 determinati e 141 sono in attività all’estero. Una parte degli esuberi, 813 sono dovuti a esternalizzazioni di attività. Secondo il segretario nazionale della Filt Cgil, Nino Cortorillo, «basare un piano sul vincolo di un accordo con il sindacato, chiamato ad accettare licenziamenti e tagli retributivi, pone le basi di un ricatto, non di una trattativa. Serve quindi - prosegue - che Alitalia, e tutti gli azionisti, divengano realisti».