Una città blindata, nervosa, ma allo stesso tempo entusiasta di accogliere il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, oggi, torna a Sulmona per il Bimillenario della morte di Ovidio. E' la seconda volta che Mattarella arriva nel capoluogo peligno, la prima, alla vigilia di Natale, era stata per commemorare Fabrizia Di Lorenzo, la 31enne rimasta vittima a Berlino nell'attentato del mercatino.
Occasione del tutto diversa questa, occasione di festa: la massima carica dello Stato, infatti, farà visita oggi alla città per omaggiare il suo più illustre concittadino nell'ambito del convegno internazionale che chiuderà i lavori proprio oggi, per poi dare il via al Certamen Ovidianum.
PACCO SOSPETTOTensione e i livelli di guardia sono alti: ieri mattina le poste centrali sono state fatte evacuare improvvisamente, infatti, per un allarme bomba, poi rivelatosi fortunatamente un falso allarme. A lanciarlo erano stati i dipendenti degli uffici di piazza Brigata Maiella, dove era stato recapitato, indirizzato ad un camorrista ospite della casa di reclusione di via Lamaccio, un pacco contenente una radio e alcuni oggetti per la pulizia personale. Il trasmettitore, che aveva le pile inserite, ha cominciato ad emettere un brusio che ha fatto pensare ad un innesco di un esplosivo. Immediato l'intervento della polizia di Sulmona che, coadiuvata dalla squadra artificieri di Pescara, ha fatto brillare il pacco e riportato la calma nel quartiere che, per procedura, era stato isolato e transennato.
Oggi, intanto, sempre per motivi di sicurezza, sarà sospesa la raccolta differenziata in centro storico: mastelli e immondizia dovranno essere conservati in casa in particolare nelle zone che saranno attraversate dal Presidente (quasi tutte ripulite e asfaltate) e dove sarà interdetta la sosta alle auto fino alle 13,30: piazza XX settembre, dove Mattarella scenderà (ore 10 all'incirca) per salutare la cittadinanza e recarsi al teatro Caniglia, corso Ovidio (tra vico Ospedale e via Mazara), via De Nino, via dei Sangro, via Roma, via Angeloni, via Pansa (tra il ponte Capograssi e via Gramsci), via Gramsci (fino all'intersezione con via Morrone). A fare gli onori di casa ci saranno il sindaco Annamaria Casini e il presidente della Regione Luciano D'Alfonso. Poi la relazione tra Ovidio e l'Italia del professor Andrea Giardina della Normale di Pisa e, prima delle conclusioni di Paolo Fedeli, la ripartenza in elicottero.
Al Presidente, intanto, arriva anche l'appello di Sulmona Viva: «L'Abruzzo interno, quello delle montagne - scrive il movimento civico in una lettera aperta -, ha bisogno dell'aiuto dello Stato per iniziare di nuovo il percorso della crescita e dello sviluppo che creerà l'occupazione e ricchezza per i nostri figli». Per questo Sulmona Viva chiede a Mattarella di adoperarsi per l'istituzione del Centro di protezione civile, per reinsediare un battaglione dell'esercito, salvare e potenziare il tribunale, così come lo snodo ferroviario e il polo scolastico da mettere a norma. Per il momento bisognerà però accontentarsi dell'omaggio che la massima carica dello Stato, così come fu con il Bimillenario della nascita di Ovidio nel 1959 con Giovanni Gronchi, vorrà tributare, con la sua presenza, a Sulmona e soprattutto a Ovidio.