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Pescara, 24/07/2024
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Data: 07/04/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Filovia sulla Strada parco «E ora via pali e impianti». Riesplode la polemica dopo la presa di posizione della Corte dei Conti. Sorgentone: va riprogettato il percorso. Ferrante: troppe barriere per disabili

MONTESILVANO Dopo la presa di posizione della Corte dei Conti che ha bollato la filovia tra Pescara e Montesilvano come uno dei peggiori appalti d’Italia, proposto dal 1992 e non ancora completato, intervengono le associazioni per contestare ancora i lavori. E Mario Sorgentone, presidente dell’associazione Strada parco, chiede di dismettere pali e fili: «L’opera è ancora da completare e forse da riprogettare e si sarebbe potuta realizzare con molti meno soldi. In merito ai tempi di esecuzione, l’errore è consistito nell’aggiudicare l’appalto ad un mezzo nato come autobus che, dovendo essere adattato a filobus, ha evidenziato gravi carenze tecniche e funzionali che lo hanno portato al fallimento. In sede di appalto era già noto che il Phileas correva il rischio di non essere omologato. Attualmente», dice Sorgentone, «la Tua è orientata verso la rescissione del contratto, mi auguro a danno dell’impresa, e poi a contrarre nuovo appalto. Ma con quali obiettivi, quali soluzioni, quale tecnologia? Si continuerà con il vecchio sistema di pali e fili o si guarderà finalmente ai sistemi moderni a batteria che la tecnologia oggi mette a disposizione? Il Comune di Pescara», conclude, «si è dato l’indirizzo strategico di città del benessere e della conoscenza, ma non deve limitarlo solo a slogan o a buone intenzioni». Chilometri di barriere architettoniche «dimenticati». Anche il presidente di Carrozzine Determinate Claudio Ferrante interviene: «Nella sua articolata relazione, però, la Corte dei Conti non fa alcun cenno al problema delle barriere architettoniche, limitandosi a valutare, incautamente, le opere della filovia fantasma di Pescara come completate al 98%, a fronte di un tracciato che era e resta per lunghi tratti inaccessibile alle mamme con passeggino, agli anziani, ai bambini, ai non vedenti, alle persone in carrozzina. Escludendo, di fatto, molte categorie sociali dal servizio di trasporto pubblico», dichiara Ferrante. «Cosa e come ha controllato la Corte dei Conti?». Il presidente di Carrozzine Determinate denuncia «chilometri di barriere architettoniche costruite non rispettando le norme nazionali. È stata disattesa la sentenza del Tar, ignorata la prescrizione imposta nel 2013 dal Comitato di Coordinamento Regionale Via circa l'obbligo di rimuovere tutte le barriere architettoniche. E' stato sperperato denaro pubblico. E ora dobbiamo sopportare anche che chi ha potere giurisdizionale non si esprima sulle barriere architettoniche mai rimosse. Altro che lavori terminati al 98%». Ferrante definisce «paradossale e inaccettabile che la pubblica amministrazione abbia trascurato un dovere fondamentale: riconoscere pari dignità a tutti i cittadini».

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