L'AQUILA Se saranno solo primarie, o addirittura qualcosa in più, dipenderà da come e se i competitor riusciranno a lavorare sulle candidature in extremis. Di certo la competizione del centrosinistra che si apre oggi e si chiude domani sera assomiglia molto, al momento, a un'investitura sostanziale per lo scranno più alto del Comune dell'Aquila. Il primo dato è che la sfida tra Americo Di Benedetto e Pierpaolo Pietrucci in seno al Pd, con il disturbo di Lelio De Santis, Idv, sarà vera e non scontata, forse persino combattuta. Una sostanziale differenza rispetto al 2012, quando Vittorio Festuccia si contrappose allo strapotere di Massimo Cialente, senza riuscirvi. Allora il Pd e il centrosinistra riuscirono a portare al voto cinquemila persone, con un clima di grande mobilitazione popolare. Oggi la situazione appare diversa. Nonostante l'incertezza della contesa, la città appare piuttosto ripiegata su se stessa, poco avvezza alla partecipazione, almeno per quello che si è visto nella campagna elettorale. Il segretario del Pd, Stefano Albano, fissa l'obiettivo: «Ci aspettiamo di confermare il dato del 2012 e magari superarlo. Sarebbe uno straordinario successo. Intanto queste primarie sono servite per concentrare l'attenzione sui temi centrali per le prossime scelte. Spiace constatare, sotto questo punto di vista, che Cinque Stelle e centrodestra non sono ancora pervenuti. Noi abbiamo già prodotto un manifesto con una traccia di programma che certamente andrà ampliato. E poi mi fa piacere che i tre candidati abbiano condotto una campagna sobria, seria, senza attacchi personali. Come segretario rivendico la scelta delle primarie: è stata giusta, ci ha restituito centralità assoluta, tanto che la percezione è quella di un voto che possa indicare addirittura il prossimo sindaco».
L'ULTIMO GIORNO Di Benedetto ci scherza un po' su: «Finalmente ho anche pranzato» dice al termine dell'ultima giornata. «Sono felice, non in ansia o in affanno aggiunge perché il mio profilo è stato veicolato nella giusta maniera, ovvero in modo non scalfibile. E' già una vittoria». Di Benedetto al mattino ha passeggiato per la città, nel pomeriggio ha partecipato alla presentazione del libro del giudice Billi. Pietrucci, dal canto suo, ha continuato a incontrare cittadini. Poi, nel 17.30, si è immerso in un confronto alla Tenda Amica di Bazzano. «Una scelta dice per sottolineare, nell'ultimo giorno, la volontà di un confronto diretto con i luoghi della città che vivono le maggiori difficoltà». Anche De Santis ha scelto la full immersion nella città: «Passeggiando per il centro, parlando con gli amici. Gli altri fanno comizi a destra e manca, altro che rispetto delle regole e del silenzio elettorale!».