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Data: 10/04/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Battaglia sui trasporti tra Comune e Regione. Tagli ai bus: il Comune di Teramo presenta ricorso al Tar

La Regione taglia del 5% il contributo al servizio di trasporto pubblico, il Comune non ci sta e ricorre al Tar: scatta la battaglia legale. Per l'anno in corso la somma messa a disposizione dalla Regione è stata ridimensionata rispetto al 2016, passando da 2.054.401,13 a 1.951.681,07. Per il Comune però si tratta di un provvedimento che provocherà tagli alle percorrenze, visto che l'Ente, come si legge nella delibera in cui si dà mandato all'avvocatura comunale di intervenire, non può coprire da solo la somma mancante, in quanto si evidenziano situazioni di squilibrio di bilancio. Sulla carta, un taglio del 5% potrebbe sembrare poca cosa, invece il sindaco Maurizio Brucchi evidenzia che per Teramo sarebbe davvero una disgrazia. «Storicamente spiega il primo cittadino siamo il capoluogo più penalizzato dalla distribuzione del plafond chilometrico, perché abbiamo un territorio molto vasto da coprire e non ci riusciamo. Un ulteriore taglio di oltre 100 mila euro per noi significherebbe non riuscire a garantire nemmeno il servizio che abbiamo oggi e saremmo costretti a tagliare diverse corse». Il Comune rimarca inoltre che già in passato, nel 2011, ha subito altri tagli, che avevano già mandato su tutte le furie gli utenti, ma anche le associazioni di categoria, come la Confesercenti, che in una nota sottolineò la situazione degli universitari che frequentano il Campus di Coste Sant'Agostino, costretti, spesso a salire a piedi a Colleparco per la mancanza di corse o per i bus sovraffollati. I tagli hanno colpito anche il bus navetta gratuito, che veniva utilizzato soprattutto dagli anziani per muoversi in centro, che è stato abolito. Il sindaco spera nella nuova legge per il terremoto, che di fatto blocca anche questo tipo di tagli per i Comuni colpiti dal sisma. «In ogni caso commenta il sindaco abbiamo presentato ricorso vedremo se la Regione tornerà sui suoi passi altrimenti sarà il Tar a decidere». Colleparco e l'Università restano i nodi scoperti: ancora oggi il collegamento tra il centro della città e il Campus è carente, ed è del tutto assente nelle ore serali. L'appello lanciato a più riprese dai rappresentanti degli studenti è caduto di fatto nel vuoto, e con la realizzazione della residenza universitaria in Viale Crucioli il problema diventerà ancora più pressante. Il Consiglio comunale ha bocciato l'idea della funivia che avrebbe collegato il centro con Colleparco, senza però proporre soluzioni alternative. come quella di un bus navetta riservato solo agli universitari con orari delle corse compatibili con quelli della lezioni e della mensa. Per realizzare l'idea proposta dagli studenti, però, mancano i fondi.

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