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Data: 11/04/2017
Testata giornalistica: Rassegna.it
Trasporti Abruzzo, 26 aprile sciopero generale. Assenza di risorse, mezzi inadeguati, integrativo disapplicato, mancata realizzazione dei progetti promessi: queste le critiche alla Regione da parte dei sindacati, che proclamano quattro ore di stop dei 2 mila dipendenti delle società pubbliche e private

Sciopero di quattro ore mercoledì 26 aprile in Abruzzo dei 2 mila dipendenti del trasporto locale pubblico e privato. L’astensione dal lavoro è stata indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal per protestare contro la politica della Regione in materia. I sindacati denunciano l’assenza di risposte sulle risorse e sugli investimenti in materiale rotabile, la mancata applicazione dell’accordo integrativo, il ritardo nella definizione del Piano regionale integrato dei trasporti (Prit), la mancata realizzazione del biglietto unico e del sistema tariffario intermodale.
Qualche passo avanti è stato fatto nell’incontro tra Regione e sindacati di sabato 8 aprile, ma non sufficiente a ricomporre il contrasto. Sul tavolo le questioni restano tutte, a partire dal tema degli investimenti: per i sindacati è necessario “garantire al settore stabilità e certezza di risorse attraverso un provvedimento economico strutturale, in grado di assicurare alle imprese pubbliche e private del trasporto locale le adeguate coperture finanziarie sia per il 2016 sia per il prossimo triennio 2017/2019”. I sindacati sottolineano la mancanza di circa 15,5 milioni di euro per il 2016 e altrettanti per il 2017: un buco “che, in assenza di contromisure da parte della Regione Abruzzo, determinerà il default del sistema del trasporto pubblico regionale”.
Altro tema di difficile soluzione è quello dell'accordo integrativo regionale, siglato il 28 maggio del 2004. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal ne chiedono “l'immediato ripristino a favore di tutti i dipendenti delle aziende pubbliche e private”, rimarcando come il “suo contenuto sia stato disatteso, ovvero sospeso a partire dalla vigente legislatura, determinando un taglio retributivo”. Maggiore disponibilità ha dimostrato la Regione sul tema degli investimenti in materiale rotabile, per i quali ha assicurato uno stanziamento straordinario di 10-15 milioni di euro, indirizzati a limitare la vetustà dei mezzi in circolazione.
La mancata realizzazione del biglietto unico e del sistema tariffario intermodale è un altro aspetto su cui si appuntano le critiche dei sindacati. “L’integrazione tariffaria, ovvero un nuovo sistema che consenta ai cittadini abruzzesi di utilizzare indistintamente nell’intero territorio regionale un solo titolo di viaggio a prescindere dal vettore (pubblico/privato) o dalla tipologia di trasporto pubblico (gomma/ferro) costituisce ancora un’eterna incompiuta” concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal: “Continua a rimanere desolatamente al palo ciò che dovrebbe rappresentare un'importante riforma per favorire lo sviluppo, la razionalizzazione e l’incentivazione all’utilizzo del mezzo pubblico”.

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