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Data: 11/04/2017
Testata giornalistica: Il Centro
«Strada parco, nessuna bocciatura». Civitarese: dalla Corte dei Conti un monito a sciogliere i nodi irrisolti. L'Assessore alle politiche urbane del Comune di Pescara precisa: «Il monito della Corte dei Conti è di risolvere le criticità e completare i progetti per il trasporto rapido di massa»

PESCARA «Il monito della Corte dei Conti è di risolvere le criticità e completare i progetti per il trasporto rapido di massa». Il professor Stefano Civitarese, assessore al governo del territorio e alle politiche urbane del Comune di Pescara interviene in merito alla relazione della Corte dei conti - Sezione centrale di Controllo «sulla gestione delle amministrazioni dello Stato dedicata allo stato di realizzazione dei sistemi di trasporto rapido di massa a guida vincolata e di tranvie veloci nelle aree urbane». E spiega. «Da alcuni degli interventi e commenti, per esempio quelli riportati nell'articolo apparso il 7 aprile da titolo “Filovia sulla Strada parco. E ora via pali e impianti” (r.a.b.), si potrebbe pensare che tale documento suggerisca o implicitamente sottintenda una “bocciatura” dell’opera in questione. Niente di tutto questo. La relazione di ben 216 pagine è un pregevole lavoro di analisi dello stato di attuazione di un gran numero di interventi in tutta Italia finanziati in base a una legge del 1992 allo scopo di individuare le ragioni dei notevolissimi ritardi accumulatisi e della inadeguatezza dei sistemi di monitoraggio e controllo al fine di adottare misure per risolvere le criticità e portare a compimento i progetti. In riferimento ai progetti per le ferrovie in regime di gestione commissariale governativa (in cui è inclusa anche la filovia Montesilvano-Pescara) vi si legge che solo il 38 per cento degli interventi risulta completato a 25 anni di distanza dall'entrata in vigore della legge, con notevoli differenze tra regioni, avendo solo la Lombardia portato a termine tutti gli interventi programmati. Non vi è certamente alcuna ragione per rallegrarsene all'insegna del noto adagio “mal comune mezzo gaudio”. È, invece, l’ennesima riprova delle difficoltà di un Paese che sconta ormai un ritardo abissale rispetto al resto d’Europa in termini di modernizzazione del proprio sistema infrastrutturale. Il tema è stato oggetto di un volume pubblicato lo scorso anno dal titolo “Public Participation in Infrastructure Planning. Comparative Analysis of 10 European Countries”, ed. EPLO, di cui chi scrive ha curato il capitolo sull’Italia, da cui emerge tra l’altro la forte incidenza del cosiddetto effetto Nimby e l’assenza di adeguati strumenti di governo dei conflitti. La relazione della Corte dei conti, che per la nostra filovia si limita a registrare dati a tutti già noti e che peraltro essendo aggiornata al 2016 non riporta la notizia delle avvenute prove di funzionamento dell'impianto, deve, allora, suonare come monito per tutti gli enti territoriali e amministrazioni interessati, a partire dalla Regione, a sciogliere senza ulteriori indugi i nodi irrisolti. Vale a dire la definizione dei rapporti con l’Ati appaltatrice, l’individuazione e acquisto dei mezzi sostitutivi del “Phileas” e l’avvio del servizio con le necessarie opere di adeguamento e manutenzione del tracciato in relazione a tutte le diverse utenze del nuovo “boulevard del Parco centrale”. Così è definita la “strada parco” nelle nuove norme tecniche di attuazione del Prg approvate dalla giunta comunale e che approderanno tra breve in consiglio. Questo è quello che ho sollecitato - in attuazione della delibera n. 6 del 16 gennaio 2017 con cui il Consiglio Comunale di Pescara ha approvato il documento di Indirizzi strategici per il governo del territorio - in una nota inviata lo scorso 1 aprile al Cipe, al ministero Infrastrutture e Trasporti, alla Regione Abruzzo e alla Tua. In tale nota si chiede inoltre di riavviare i procedimenti volti al completamento del cosiddetto secondo e terzo lotto della “metropolitana di superficie”, ma adottando, in variante all’originario progetto, il nuovo tracciato indicato negli indirizzi strategici comunali, che unisce senza soluzione di continuità il Parco centrale con il polo universitario-sportivo».

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