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Data: 11/04/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Genova, il tribunale: Cassimatis candidata Ma per Grillo è fuori

ROMA A Genova non ci sarà un candidato del M5S. Lo ha fatto capire Beppe Grillo commentando la notizia del tribunale di Genova che si è espresso a favore di Marika Cassimatis. La professoressa di geografia aveva vinto le comunarie online ma Grillo aveva deciso di non concederle il simbolo per correre da candidata ufficiale del M5S a causa di comportamenti considerati lesivi dell'immagine del Movimento (appoggio ai dissidenti, flirt a distanza con Pizzarotti, condivisione di foto di altri partiti), motivi per cui è stata anche sospesa dai probiviri che così ne hanno bloccato comunque la possibile candidatura balenata grazie al tribunale .
ACCOGLIMENTO TOTALE
Il giudice Roberto Braccialini ha infatti accolto il ricorso di Cassimatis sospendendo l'esclusione decretata da Grillo ma soprattutto annullando la seconda votazione, quella apparecchiata per Luca Pirondini e aperta a tutti gli iscritti nazionali. Pirondini ieri non si è nemmeno presentato a un confronto di una tv locale fra candidati sindaci e si è chiuso nel silenzio più totale facendo calare così il sipario sulla sua brevissima campagna elettorale. Il giudice ha riconosciuto la violazione del secondo articolo del regolamento interno del M5S che impone la votazione solo degli iscritti locali su questi temi.
«Abbiamo vinto su una questione di diritto, ora c'è grande entusiasmo. Sono il candidato sindaco» ha detto la candidata ripescata. «Il tribunale ha parlato e ha detto che il fidatevi di me che Grillo ha usato per dire che non ero candidabile non ha valore giuridico», ha commentato Cassimatis riferendosi alle parole del giudice che nella sua ordinanza ha smorzato di fatto il ruolo del garante M5S «nonostante non sia particolarmente agevole ricostruire le regole organizzative del movimento e dei procedimenti di selezione dei candidati e l'istanza dirigista riconosciuta a Grillo, quest'ultimo - si legge nell'ordinanza - non ha un potere di intervento nel procedimento di selezione delle candidature». Ma Grillo è stato chiaro: «Cassimatis non è né sarà candidata con il MoVimento 5 Stelle a Genova alle elezioni dell'11 giugno». La battaglia continua però, anche perché il blog ha sottolineato come sia stata riconosciuta «la validità e la legittimità del Regolamento del MoVimento 5 Stelle (le apprezzabili regole statutarie più volte richiamate, sottolineate ed apprezzate)».
Nel pomeriggio di ieri la candidata ha convocato i giornalisti e ha lanciato un ramoscello di ulivo tornando a chiedere un incontro a Grillo per trovare «soluzioni amichevoli» che tuttavia non possono prevedere la coabitazione di due candidati del M5S. Cassimatis è sospesa e dunque non ha piena agibilità all'interno del Movimento 5 stelle. Il suo legale Lorenzo Borré pensa anche di ricorrere contro il provvedimento di sospensione e ha ricordato come non esista una regola che preveda esplicitamente l'iscrizione al M5S per chi intenda candidarsi. Si tratta in realtà di una regola che ora potrebbe fare gioco alla professoressa e ai suoi avvocati.
PREAVVISO
«Luca Pirondini, a mio avviso, può essere il candidato sindaco 5 Stelle dal momento che resta a questo punto l'unico ad aver ricevuto le 27 preferenze dei consiglieri fissate dal metodo Genova - precisa il legale del M5S Andrea Ciannavei -, ma la decisione non spetta a me». «L'unica pecca riscontrata nella scelta tra i due candidati - ha proseguito Ciannavei - consiste nel fatto che non è stato dato un preavviso di 24 ore» prima del voto del 14 marzo, «e infatti quella votazione è stata annullata» dallo stesso Grillo con un post giovedì scorso.
Ma anche a Padova e a Palermo non c'è stato preavviso, segnalano gli avversari interni dei rispettivi e già eletti candidati sindaci e che ora chiedono nuove votazioni.

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