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Data: 11/04/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Alitalia, su Cigs ed esuberi braccio di ferro continuo

ROMA Si tratta senza sosta per trovare un’intesa che consenta il salvataggio-rilancio di Alitalia. Azienda e sindacati hanno ripreso ieri il confronto che proseguirà nei prossimi giorni nel tentativo di chiudere entro il 13 aprile. A sentire i rappresentanti dei lavoratori, tuttavia, permangono ancora delle distanze da colmare sui 1.330 esuberi a tempo indeterminato, sugli oltre 800 posti da esternalizzare e sui tagli del30%alle retribuzioni. Si aspetta soprattutto una risposta del governo sulla sostenibilità degli ammortizzatori sociali. Il confronto tra le parti è ripreso in mattinata, dopo una pausa nella giornata di domenica, ed è proseguito per l’intera giornata. Il lavoro si svolge su due tavoli, uno dedicato al personale di terra e uno a quello di volo. Nel lavoro di ieri, secondo quanto riferito da fonti sindacali, si è entrati più nel dettaglio sulle esternalizzazioni, sul taglio delle retribuzioni che interessa soprattutto il personale navigante e sulle richieste (già bocciate dai sindacati) sulla produttività.Masecondo i sindacati le distanze tra le parti restano ancora ampie.
I DUBBI Non è invece ancora arrivata da Inps e ministero del Lavoro la risposta sulla sostenibilità degli ammortizzatori sociali: l’ipotesi più probabile è due anni di Cigs più due di Naspi. Seguono a distanza il confronto gli azionisti della compagnia, che hanno vincolato il finanziamento del piano all’accordo tra azienda e sindacati, chiedendo forti risparmi per circa 1 miliardo in tre anni (di cui due terzi non relativi al costo del lavoro) e hanno fissato la deadline il 13 aprile. L’azienda, da parte sua, auspica un accordo che tenga presente la necessità che la compagnia si allinei con le best practice del mercato. Intanto ieri è tornato a riunirsi il consiglio di amministrazione della compagnia per fare il punto sull’andamento dei negoziati. Il governo continua a seguire passo passo la vicenda. «Il governo farà tutto il possibile per una soluzione rapida della vertenza perché ci sono delle scadenze», ha assicurato il ministro dei Trasporti Graziano Delrio.

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