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Pescara, 24/07/2024
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Data: 12/04/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Caso Magneti Marelli. Il sostegno di Landini

La partita è ancora aperta alla Magneti Marelli dove, a dispetto di quello che è stato definito l'ennesimo episodio di autoritarismo, alias il recente taglio delle pause nei reparti produttivi, gli operai hanno scioperato; è aperta con il Governo nazionale perché il modello lavoro di Marchionne e quello di Renzi (fino a qualche mese fa), hanno il fiato corto e non può certo costituire il modello delle relazioni industriali. Maurizio Landini, segretario generale della Fiom-Cgil, è un fiume in piena a palazzo Corvi dove ha sede la Confederazione. Qui è arrivato nel pomeriggio di ieri per parlare della Carta dei diritti universali dei lavoratori e della volontà della Cgil di unire il lavoro e riformare il sindacato. Il leader delle tute blu, prima però, accompagnato da Alfredo Fegatelli segretario generale della Fiom-Cgil della provincia dell'Aquila e Umberto Trasatti, segretario provinciale; ha incontrato i lavoratori della Magneti Marelli, ormai esasperati dai turni di lavoro troppo estenuanti. Per capire come si lavora nello stabilimento sulmonese ha spiegato Fegatelli - basta pensare che l'unità di misura dei tempi di lavoro (Tmu) inserito nel Ccsl è pari a 0,036 secondi. Ogni azione lavorativa viene misurata in Tmu. Nella tabella descritta nel Ccsl il valore minimo di un'azione è pari a 5 Tmu, cioè 0,18 secondi per compiere un'azione lavorativa. Vi sembra una cosa normale? La Fiom ritiene necessario rivedere questa turnazione. Con una logica padronale rincara la dose Landini si mette a rischio la tenuta della democrazia nel nostro Paese. Con la Cgil vogliamo proporre un nuovo Statuto in grado di estendere i diritti a tutti i lavoratori. Proponiamo a tutto il mondo del lavoro di unirsi, e non solo al lavoro dipendente.

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