SULMONA In piena Settimana Santa, col timore degli operai di dover lavorare anche la domenica di Pasqua, si riaccendono le critiche nei confronti dei nuovi turni e del modello all’americana alla Magneti Marelli. Al loro fianco ci sono i sindacalisti e i delegati della Fiom-Cgil, che rivendicano «un’analisi su cosa sta accadendo alla Sistemi Sospensioni di Sulmona». «Da mesi denunciamo che non ha senso continuare con queste turnazioni visto che nelle giornate di sabato e domenica si lavora sempre in modo ridotto», interviene Alfredo Fegatelli della segreteria provinciale Fiom. «I turni e i ritmi di lavoro sono elementi su cui intervenire. Il contratto collettivo specifico stabilisce tempi e modi di lavoro, basandosi sull’unità di misura del Tmu, il cui valore è pari a 0,036 secondi. Ogni azione lavorativa viene misurata con questo parametro. La Fiom ritiene che i tempi di lavoro non possano essere definiti a priori, ma che debbano essere contrattati. A Sulmona c’è la necessità di intervenire, se possibile in modo unitario, per ripristinare una modalità lavorativa che sia a dimensione d’uomo». Disagi si registrerebbero anche per il personale interinale, cioè quello esterni alla fabbrica, che viene chiamato a seconda dei carichi di lavoro. «Una riflessione specifica va fatta sui lavoratori interinali», aggiunge Fegatelli, «che sono sottoposti a ritmi di lavoro pesantissimi e con riposi molto risicati. Bisognerebbe capire come mai tanti di questi lavoratori, dopo aver dato l’anima all’azienda nella speranza di essere assunti, spesso poi non vengono confermati. Alcuni hanno anche la famiglia da mantenere». Il modello americano – che prevede il passaggio da 15 turni settimanali a 18, con i sabati e le domeniche lavorativi anche in modo continuativo – entrato in vigore in seguito alla fusione con Chrysler e alla nascita del colosso automobilistico Fca (Fiat Chrysler Automobiles), non è mai andato giù alle tute blu sulmonesi. L’argomento è stato al centro dell'incontro di ieri nella sede sulmonese della Cgil con il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, a Sulmona per parlare della Carta dei diritti universali del lavoro».