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Pescara, 24/11/2024
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Data: 13/04/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Cancellato il calo dell’Irpef. Un reddito per i più poveri. La guida all’intervento varato dal governo. Coperture ancora da definire. Piano per chi perde il lavoro e stangata sulle lotterie. Spunta dote da 5 miliardi

ROMA Dopo l’ok dell’Ue, ecco quello dell’Ufficio parlamentare di bilancio. Il governo incassa il via libera al Def che, nel suo quadro tendenziale, ipotizza una crescita dell’1,1% nel 2017. Restano invece da chiarire alcuni punti sulla manovra da 3,4 miliardi di euro necessaria per correggere uno 0,2% di deficit. Spunta invece una dote da 5 miliardi, quelli in meno da cercare per non far scattare le clausole di salvaguardia con l'aumento dell’Iva. Agevolazioni fiscali e catasto. Il fisco gioca un ruolo centrale nel Def. Nel documento viene spiegato che «l’efficientamento del sistema riguarderà anche la revisione delle agevolazioni fiscali». In pratica l’esecutivo punta a cambiare il meccanismo delle detrazioni, dei bonus e delle deduzioni (che riguardano pensioni, famiglia e lavoro) e attraverso le quali i contribuenti riducono il carico delle tasse da pagare. La mossa verrà fatta «salvaguardando gli effetti della progressività». Tra l’altro il governo non ha rinunciato alla revisione del sistema catastale, ma ha precisato che sarà fatta «senza aumentare le tasse». Giù il cuneo, Irpef invariata. Il calo dell’Irpef è stato cancellato Il nuovo programma nazionale delle riforme indica ora come «cruciale il taglio del cuneo fiscale per ridurre il costo del lavoro e aumentare parallelamente il reddito disponibile dei lavoratori». Per il governo «rimane fermo l’impegno a proseguire il processo di riduzione del carico fiscale che grava sui redditi delle famiglie e delle imprese». Piano anti-povertà. Il governo punta a mettere sul piatto 1,18 miliardi per il 2017 e 1,7 miliardi per il 2018 per finanziare un piano contro la povertà. L’azione sarà incentrata sul Reddito di Inclusione con un progressivo ampliamento della platea di beneficiari, fino a ricomprendere anche chi perde il posto di lavoro. Stato a dieta per 1 miliardo. Nuovo giro di Spending review. «Dal lato della spesa - si legge nel Def - le Amministrazioni centrali dello Stato contribuiranno con almeno un miliardo di risparmi all’anno». Soldi in arrivo per le banche. Dieci miliardi pronti per le banche. Nel Documento si ipotizza un utilizzo pari a circa metà delle risorse (20 miliardi) inserite nel salva-risparmio. Stretta sull’Iva. Il piatto forte della manovra da 3,4 miliardi sarà il pacchetto di misure antievasione, a partire dall’estensione oltre il 2017 dello split payment (il meccanismo che obbliga la Pubblica amministrazione a trattenere e versare direttamente all’erario l’Iva sulle fatture dei fornitori) anche alle società quotate, su cui l’esecutivo ha ottenuto il primo via libera di Bruxelles, che dovrebbe portare nelle casse dello Stato almeno un miliardo. Il resto, circa 200 milioni, arriverà da un aumento delle accise sui tabacchi e dai tagli di spesa che dovrebbero garantire 700-800 milioni ma devono essere ancora limati. Stangata sui giochi. Previsto anche un intervento sui giochi che dovrebbe portare in dote fino a 400-500 milioni: si punta all’aumento di un punto percentuale del prelievo unico erariale sulle new slot e dello 0,5% sulle videolotteries mentre si sta ancora valutando se mettere mano alla tassa sulla fortuna facendo salire di 2 punti il prelievo sulle vincite di Lotto e lotterie. Nuove sanatorie fiscali. Parte delle risorse per finanziare l’aggiustamento potrebbe arrivare anche dalla rottamazione delle cartelle di Equitalia, ma su questo bisognerà attendere il giudizio di Bruxelles visto che si tratta di una misura una tantum e la Ue ha chiesto misure strutturali. Nella manovrina dovrebbe entrare anche la rottamazione delle liti fiscali pendenti, proprio sul modello di quella condotta per le cartelle esattoriali. L’operazione dovrebbe consentire ai contribuenti di chiudere il conto con il fisco senza versare sanzioni e interessi.

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