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Data: 13/04/2017
Testata giornalistica: Mapero'
Corte dei Conti chi? di Lilli Mandara

Due mesi fa. Lo aveva messo nero su bianco, nella sua lettera di risposta alla Corte dei Conti:
“Sembra potersi affermare l’opportunità di un intervento emendativo della DGR 402/2016 per ciò che concerne la previsione di uno specifico compenso aggiuntivo al trattamento stipendiale percepito pari allo 0,2% dell’importo degli interventi di cui alla medesima delibera”.

Un emendamento e passa la paura: il direttore generale Cristina Gerardis si era dissociata dalla giunta regionale, e lo aveva scritto nella sua risposta alla Corte dei Conti che circa tre mesi fa aveva chiesto chiarimenti sui tre milioni di euro destinati alla task force sul Masterplan. Ma a distanza di due mesi di quell’emendamento manco l’ombra. Niente di niente. La Regione fa orecchie da mercante e la delibera resta così com’è: le leggi, evidentemente, sono un optional. E così le lettere e gli interventi della magistratura contabile.

D’altronde è una mancetta niente male per i dipendenti regionali, molti dei quali pescati nell’ufficio di presidenza: la delibera dello scorso anno prevedeva infatti il pagamento dello 0,2 per cento dell’importo complessivo degli interventi, che ammontano a un miliardo e mezzo di euro. Una gallina dalle uova d’oro ma fuorilegge, secondo i magistrati contabili che già in passato si erano pronunciati sul punto:

“Onnicomprensività del trattamento economico, trattandosi di attività interconnesse al rapporto tra il dirigente e l’amministrazione, che rientrano nelle normali incombenze e pertanto sono considerate già comprese nella determinazione del trattamento economico complessivo”.

La Regione però se n’è infischiata. Ma la direttrice generale, nella sua mail, si è schierata apertamente con la Corte dei Conti: la delibera va cambiata, l’onnicomprensività va rispettata e ha aggiunto che

“i dipendenti regionali coinvolti in questa attività percepiranno, in caso di positivo ottenimento del risultato unicamente, la retribuzione incentivante prevista dal relativo contratto nazionale e decentrato. Ulteriori indennizzi costituirebbero, melius re perpensa, una duplicazione indebita”.

Insomma, una duplicazione illegittima. Niente compensi aggiuntivi, né ai fedelissimi del presidente né ai professionisti esterni, ha ribadito la Gerardis che si è fatta garante con la Corte dei Conti della modifica della delibera.
ps1: Però fino a oggi non c’è stata alcuna iniziativa. Ora due sono le cose: o il conflitto tra direzione generale e giunta regionale si è fatto più forte; oppure la Gerardis ha scritto cose in cui non crede. Ma questo sembra proprio da escludere.

ps2: più realisticamente, la Regione di ciò che dice la Corte dei Conti se ne infischia. Punto.

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