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Data: 14/04/2017
Testata giornalistica: La Repubblica
Alitalia, pre-accordo con i sindacati, firma definitiva dopo il referendum. Gli esuberi scendono da 1338 a 980, mentre la riduzione della retribuzione del personale navigante, originariamente al 30%, è prevista all'8%. Per il personale di terra niente licenziamenti ma cassa integrazione straordinaria

Alitalia e sindacati hanno sottoscritto un verbale di confronto che nel caso di parere positivo dei lavoratori, cui sarà sottoposto sotto forma di referendum, potrà diventare un vero e proprio accordo. Gli esuberi previsti per il personale a tempo indeterminato scendono da 1.338 a 980, mentre la riduzione della retribuzione del personale navigante, originariamente intorno al 30%, nel verbale è prevista all'8%.

Il documento si basa sulla situazione di crisi economico-finanziaria, sulla disponibilità degli azionisti ad una ripatrimonializzazione di 2 miliardi (di cui 900 milioni di nuova finanza), sul piano industriale approvato dal cda che prevede una crescita dei ricavi ed una significativa riduzione dei costi (di cui circa 1/3 sul costo del lavoro), sull'immissione di risorse finanziarie propedeutica al rilancio della societa'. Su tali basi il verbale prevede la necessita di accelerare la crescita dei ricavi, in particolare con l'inserimento di nuovi aeromobili per il lungo raggio.

Riguardo al numero degli esuberi del personale a tempo indeterminato, si legge nel documento, "si è ridotto dagli originali 1.338 a 980 attraverso" il superamento "dei progetti di esternalizzazione delle aree manutentive e di altre esternalizzazioni", il ricorso alla Cigs entro il maggio 2017 per due anni, l'attivazione di programma di politiche attive del lavoro (riqualificazione e formazione del personale) e misure di incentivazione all'esodo, e miglioramenti di produttività ed efficienza" che saranno definiti in ambito aziendale entro il prossimo mese di maggio.

Per quanto riguarda il personale navigante, il verbale prevede "scatti di anzianità triennali con il primo scatto nel 2020, un tetto di incremento retributivo in caso di promozione pari al 25%, l'applicazione ai neoassunti dei livelli retributivi "cityliner (il vettore del breve raggio) indipendentemente dall'aeromobile d'impiego". In relazione alla produttività del personale navigante è prevista la riduzione di un'assistente di volo negli equipaggi a lungo raggio (Boeing 777, ndr). E' poi prevista una riduzione dei riposi dai 120 annuali a 108 con minimo di 7 al mese. Inoltre si annunciano esodi incentivati per piloti ed assistenti di volo. Per il personale navigante ci sarà poi il superamento e riproporzionamento delle fasce di indennità di volo oraria per il personale part-time. E al termine dei contratti di solidarietà saranno valutate le possibilità di trasformazione del part-time in base alle esigenze aziendali. Comunque i contratti di solidarietà andranno avanti fino alla scadenza prevista per legge al 24 settembre 2018. In relazione alla riduzione dell'8% delle retribuzione, "l'azienda si è impegnata, a fronte di un biennio continuativo di Ebitda positiva e non prima del 2022, a discutere con le organizzazioni sindacali sull'eventuale recupero della riduzione".

L'intesa, sia pure ora sub judice dei lavoratori, è giunta in extremis nella nottata, dopo una maratona di confronti prima tra sindacati e rappresentanti del governo, poi di quest'ultimi con i vertici della compagnia aerea e infine su un tavolo comune al ministero del Lavoro. Il termine utile per raggiungere un accordo era stato stabilito alla mezzanotte di ieri, ma la trattativa è proseguita fino alle 3 di notte quando, alla fine, si è potuto firmare almeno un "verbale di confronto" che "congela" le convergenze ottenute su esuberi e su riduzione degli stipendi, permettendo così di arrivare ad un referendum che se dovesse essere accolto positivamente dai dipendenti, permetterebbe l'avvio dell'intesa in tutte le sue sfaccettature. Alcune sigle sindacali si erano però già dissociate dall'intesa e questo potrebbe complicare le cose proprio in vista del referendum che si svolgerà nei prossimi giorni.

"Le parti hanno firmato un verbale di confronto che riporta la struttura di un possibile accordo migliorativo (rispetto all'originale piano industriale, ndr) per il numero degli esuberi, per le esternalizzazioni, per i tagli alle retribuzioni". E' quanto ha affermato il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, al termine del lungo confronto con Alitalia e sindacati iniziato ieri poco dopo le 9. "I sindacati - ha aggiunto - si sono riservati di tenere un referendum già la prossima settimana".

"Siamo soddisfatti perché abbiamo ottenuto più aeromobili, meno esuberi e di tenere le attività di manutenzione all'interno dell'Alitalia: crediamo di aver ridotto al minimo il taglio dei salari". E' quanto ha spiegato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio al termine del confronto tra Alitalia e sindacati. "Abbiamo fatto il massimo sforzo possibile - ha aggiunto - per avvicinare le parti".

Il governo "mette a disposizione gli ammortizzatori sociali che hanno consentito di trovare gli equilibri necessari". E' quanto ha osservato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al termine del confronto. "Da parte nostra - ha aggiunto - c'è lo stato lo spirito di accompagnamento per un'azienda che non vuole solo uscire da una situazione di difficoltà" ma guardare al futuro. "E' stato uno sforzo importante e bisogna dare atto alle parti che hanno messo in campo una disponibilità che dimostra l'attaccamento all'azienda".

"In questi mesi ci siamo adoperati per evitare i rischi di default dell'Alitalia: abbiamo fatto il massimo sforzo possibile nel confronto ed ora la parola passa ai lavoratori". E' quanto ha osservato il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo.

"E' stato un lungo lavoro e credo che abbia portato ad un risultato importante". E' quanto ha osservato il segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan. "Siamo partiti da una proposta di un taglio di costo del lavoro di 168 milioni che è passato a 100 milioni, ci veniva richiesto una taglio del 30% dei salari (dei naviganti, ndr) che ora si limita all'8%. Ora tutto ciò sarà presentato ai lavoratori e credo che sia un modo responsabile di tutti per credere nel futuro di Alitalia. Tengo a sottolineare - ha aggiunto - che non ci saranno licenziamenti ma cassa integrazione straordinaria per il personale di terra".

Meno convinta, invece, Susanna Camusso, leader della Cgil: "Abbiamo definito un verbale di confronto che sottoporremo al giudizio dei lavoratori la prossima settimana con un referendum vincolante". Ricondando che la situazione è molto critica, Camusso ha fatto presente che "nulla toglie alle responsabilità delle precedenti gestione che hanno portato a questa situazione".

Siamo riusciti a stabilire qual è
il punto di caduta di questa trattativa. Ci siamo riusciti dopo un faticosissimo lavoro e ora ci sarà il referendum. Era il punto oltre il quale non si poteva andare. Ora c'è un po piu di fiducia". Cosi il segretario generale dell'Ugl, Francesco Capone.

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