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Pescara, 24/07/2024
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Data: 14/04/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Rumori dei treni, a giugno riparte la sperimentazione. Francavilla, la città spaccata in due dalla linea ferroviaria deve ancora abbattere l’inquinamento acustico che è insopportabile per chi abita a ridosso dei binari

FRANCAVILLA AL MARE Partirà a giugno, entro la fine della primavera, la nuova sperimentazione per la riduzione dei rumori provocati dal passaggio dei treni sulla linea ferroviaria che attraversa Francavilla al Mare, come fa sapere il sindaco della città Antonio Luciani. Il problema è noto e affligge da anni le numerose famiglie che vivono nelle abitazioni situate a ridosso del tracciato ferroviario. Tra le classiche soluzioni, ci sarebbe quella di installare pannelli fonoassorbenti, ma in città, un paio di anni di fa, si attuò la sperimentazione di un nuovo dispositivo di Rfi (rete ferroviaria italiana): un test che riguardò circa seicento metri di ferrovia (entrambi i binari) con l'apposizione di una sorta di cuscinetto in gomma protetto da un lamierino in acciaio, per abbattere il rumore provocato dallo sfregamento della ruota contro la rotaia, riducendo contemporaneamente le vibrazioni provocate dal passaggio del treno. La sperimentazione dell'epoca non diede il risultato sperato, che era quello di ridurre il rumore della metà: si raggiunse solo un annattimento e del 25 per cento per i treni che trasportano persone e del 20 per cento per i treni merci. Il dispositivo sperimentato a Francavilla è stato brevettato da un imprenditore sulmonese, Andrea Lancia, che proverà una seconda volta a ridurre il frastuono dei convogli con un nuovo esperimento e un dispositivo migliorato. L'obiettivo, se la prova dovesse andare a buon fine, è quello di applicare il dispositivo su tutti e sette i chilometri di tracciato presenti in città. L'alternativa, quella relativa ai pannelli fonoassorbenti, al momento, rimane un'ipotesi remota sia per l'alto costo sia per l'impatto visivo con pannelli alti ben sette metri. Qualche anno fa, l'associazione Arianuova raccolse trecento firme per segnalare il caso. «Il problema dell'inquinamento acustico lungo la strada ferrata che spacca la città in due, è serio e va affrontato subito», fa notare Rocco Storto, presidente dell'associazione, «specie d'estate, quando le finestre vengono tenute aperte, il rumore diventa insopportabile e supera abbondantemente i limiti di tolleranza. Quando passa il treno, non si può parlare al telefono e se l'interlocutore si trova anch'esso nelle stesse condizioni, ci scappa anche l'aspetto ironico: qui il treno è passato, tra poco tocca a te. Insomma, il responsabile della salute pubblica dovrebbe farsi portavoce di un problema molto serio».

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