Nei giorni scorsi è accaduto un fatto davvero increscioso. L’Assessore comunale alla mobilità (nonché professore ordinario di Diritto amministrativo del dipartimento di Scienze giuridiche e sociali dell’università D’Annunzio) Stefano Civitarese, per il solo fatto di aver fornito la propria interpretazione (peraltro assolutamente condivisibile dalle scriventi organizzazioni sindacali) sul corposo ammonimento che la Corte dei Conti ha mosso rispetto ai ritardi e agli sprechi nella realizzazione di metropolitane e tramvie nelle aree urbane, è stato oggetto di un tiro incrociato e di attacchi feroci, culminati nella richiesta di dimissioni da parte di associazioni e comitati che da anni si oppongono ad un progetto di trasporto metropolitano veloce attraverso l’utilizzo di un tracciato su sede protetta all'interno della città, individuato come è noto, nella cosiddetta Strada Parco.
Il Professore Civitarese, al quale le Organizzazioni Sindacali ribadiscono un convinto sostegno e soprattutto una grande solidarietà, ha ricevuto e sta ricevendo sin dal propria nomina all’interno della Giunta Alessandrini, sistematici attacchi che derivano unicamente dalla posizione netta, - evidentemente non più ondivaga - che l’Assessore comunale alla mobilità, ha assunto rispetto alla necessità di realizzare e portare a compimento l’impianto di trasporto pubblico locale elettrificato utilizzando la sede protetta che collega Pescara a Montesilvano. Una posizione chiara ribadita senza indugi non soltanto agli organi di stampa, ma anche attraverso atti ufficiali indirizzati al Governo Centrale, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Presidente della Regione Abruzzo D’Alfonso, con i quali, ribadendo l’ormai indifferibile necessità di dotare finalmente la città di Pescara di un piano generale del traffico urbano (PGTU) e di un piano urbano per la mobilità sostenibile (PUMS), ha sollecitato di fatto il completamento del primo lotto del percorso filoviario su sede protetta tra Montesilvano e Pescara, ma anche una decisa accelerazione del cosiddetto secondo e terzo lotto della 'metropolitana di superficie'.
Questa chiara presa di posizione, deve aver davvero rappresentato un macigno per il Presidente della Regione che sia negli anni in cui ha esercitato il ruolo di Sindaco nella Città di Pescara che in questi primi anni in cui ha assunto il ruolo di Governatore, ha sempre preferito glissare sull’argomento, avendo l’abilità di assumere quell’atteggiamento di convenienza politica tale da non scontentare né i sostenitori del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile, né i comitati a difesa di quella striscia di asfalto che sta tenendo ormai in ostaggio da anni l’intera città. Così come avrà creato certamente imbarazzo al Sindaco di Pescara Alessandrini, che all’atto del suo insediamento nel 2014, non esitò a manifestare anche formalmente la propria contrarietà alla realizzazione dell’opera senza peraltro indicare soluzioni alternative per migliorare la drammatica condizione in cui versa la mobilità cittadina, ma soprattutto senza fornire un chiarimento rispetto alle penali che inevitabilmente andranno a ricadere sul bilancio del Comune e sui cittadini pescaresi. Le scriventi Organizzazioni Sindacali che operano nell’area metropolitana, nel confermare la piena adesione allo sciopero indetto dalle Segreterie Regionali per il prossimo 26 aprile 2017 (con manifestazione davanti alla sede della Regione Abruzzo a Pescara) contro la politica regionale sui trasporti, avranno sicuramente una importante motivazione in più per esprimere il proprio deciso dissenso verso la miopia e il pressapochismo della politica sui temi della mobilità sostenibile.
LE SEGRETERIE PROVINCIALI Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti Faisa Cisal
(Patrizio Gobeo) (Willer Di Cesare) (Antonio Di Carluccio) (Luca Luciani)