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Data: 18/09/2007
Testata giornalistica: Il Centro
Soppressi cinque treni, disagi e proteste. Convogli fermi per la manutenzione. Trenitalia attiva pullman sostitutivi. Gaetano Iacobucci (Filt Cgil) «La Regione deve far rispettare i contratti di servizio stipulati con Trenitalia».

AVEZZANO. Lunedì nero per i pendolari dell'Avezzano-Sulmona e Avezzano-Cassino. A causa della manutenzione di alcuni convogli sono stati soppressi ben 5 treni sostituiti da Trenitalia con pullman. «È la prima volta che si verifica un evento del genere» rimarca Gaetano Iacobucci (Cgil-Filtea) «non si può procedere alla manutenzione di vecchi convogli senza prima rimpiazzarli. La Regione deve far rispettare i contratti di servizio stipulati con Trenitalia».
I disagi per i viaggiatori sono iniziati di buon mattino quando l'automotrice delle 8,25 in partenza dalla stazione di Avezzano in direzione Cassino non si è presentato sui binari. Al suo posto i pendolari, soprattutto studenti, per giungere a destinazione hanno dovuto utilizzare il pullman messo a disposizione da Trenitalia. La giornata è proseguita all'insegna del "disagio a sorpresa" dal momento che gli utenti non sono stati avvisati del disservizio.
L'ultimo dei 5 treni soppressi è stato quello in partenza da Avezzano alle 15,51 e diretto a Cassino.
Innumerevoli le proteste dei pendolari che, ovviamente, ancora una volta sono stati ostaggio dei ritardi.
«Il segnale è pessimo» commenta il sindacalista della Cgil Iacobucci «Trenitalia prima di procedere alla manutenzione dei convogli doveva preoccuparsi di sostituirli. L'alternativa dei pullman è davvero inaccettabile perché le fermate nei vari paesi marsicani e peligni non rispettano la tabella di marcia».
I convogli sono finiti nelle officine di Ancona e Roma per essere sottoposti a una sorta di "lifting" delle ruote, consumate nel corso dei decenni. «Un lavoro che è sempre stato eseguito» prosegue Iacobucci «ma quest'anno, per diversi motivi, l'azienda non è riuscita a garantire la loro sostituzione. Mancano i materiali da destinare a Marsica e Valle Peligna e manca il personale addetto alla manutenzione». Problemi di carattere aziendale che comunque ricadono sempre sulle spalle dei cittadini. «L'aspetto grottesco di questo sfacelo» prosegue il sindacalista «è che Trenitalia invece di preoccuparsi di offrire un servizio adeguato agli utenti, ieri, ha "celebrato" la giornata dei controlli per verificare se i pendolari pagano o no il biglietto. I disservizi che l'azienda sta propinando ai cittadini denotano una grande insensibilità nei confronti di un diritto sancito dalla Costituzione». Per Iacobucci la situazione di caos totale del sistema ferroviario locale va attribuita anche «al fallimento della politica dei trasporti pubblici».
«Cosa aspetta la Regione a intervenire con decisione sui tanti problemi che attanagliano la viabilità su rotaia?» conclude «Cosa le impedisce di battere i pugni per far rispettare i contratti di servizio stipulati con Trenitalia?».

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