ROMA La precompilata da ieri è on line per 30 milioni di contribuenti. Parte così la stagione delle dichiarazioni fiscali. Dal prossimo due maggio e fino al 24 luglio, sarà possibile modificarla e inviarla. E anche quest'anno ci saranno alcune importanti novità. Non solo tributarie. Nella precompilata entrano le unioni civili dopo l'approvazione della legge del 2016. Le parole «coniuge» e «coniugi», ha spiegato l'Agenzia delle Entrate in una lunghissima circolare di istruzioni alla compilazione, si intendono riferite anche ad ognuna delle parti dell'unione civile tra persone dello stesso sesso. L'effetto pratico ci sarebbe, per esempio, sulla detrazione per le spese di ristrutturazione della casa o del bonus mobili riservato alle giovani coppie. Quest'ultima è una delle misure confermate. La detrazione per l'acquisto dell'arredamento è riservata alle coppie sposate o conviventi da almeno tre anni, in cui almeno un componente ha meno di 35 anni di età. La detrazione che spetta è del 50 per cento delle spese sostenuto per l'acquisto dei mobili nuovi destinati all'abitazione fino ad un massimo di 16 mila euro. Per un bonus confermato ce n'è un altro che scompare. Nella dichiarazione precompilata non ci sarà più lo spazio dedicato al 2 per mille in favore degli enti culturali, il cosiddetto bonus cultura, che non è stato confermato nell'ultima legge di Stabilità. Entra invece un nuovo sconto fiscale per le spese sostenute nel 2016 per l'installazione di sistemi di videosorveglianza.
LE ALTRE NOVITÀ Una detrazione del 65% sarà riconosciuta per le spese per l'acquisto e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento e di condizionamento dell'aria. Altri sconti sono stati introdotti quest'anno per le spese assicurative a tutela delle persone con gravi disabilità o per le donazioni fatte verso trust o fondi speciali che operano a loro favore. Arriva anche la detrazione dell'Iva per chi ha acquistato una casa di classe energetica A o B. Meno tasse pagheranno anche i lavoratori che hanno ricevuto un premio di risultato d'importo non superiore a 2 mila euro lordi, che diventano 2.500 per quelle aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nella gestione. Nessuna imposta se i premi sono arrivati sotto forma di benefit aziendali, altrimenti il prelievo sarà ridotto solo al 10% del premio ricevuto.