L’AQUILA «A meno di due mesi dalla scadenza del suo mandato elettorale e dell’insediamento del nuovo sindaco, Massimo Cialente fa una sveltina di fine mandato e conferma alla carica di amministratore unico della società in house Ama Agostino Del Re, per altri tre anni, a decorrere dal 12 aprile 2017». Lo denuncia Alessandro Piccinini, consigliere comunale del Nuovo centrodestra. «Ebbene, se da una parte, sotto un profilo giuridico e gestionale, è compatibile la determinazione adottata dal sindaco, stante anche l’impossibilità per gli amministratori di società partecipate di operare in regime di prorogatio, sotto il profilo dell’opportunità politica una nuova nomina di tre anni per l’amministratore della azienda di mobilità cittadina appare una forzatura e una scorrettezza insopportabile nei confronti di colui che tra due mesi sarà chiamato dai cittadini a sostituirlo». «È evidente», afferma Piccinini, «come la nomina degli amministratori delle società partecipate dal Comune si fondi su un rapporto di natura fiduciaria, e quindi sul giudizio di affidabilità e di fiducia sulla capacità del nominato di rappresentare gli indirizzi di chi l’abbia designato, orientando l’azione dell’organismo nel quale si trova a operare in senso conforme agli interessi di chi gli abbia conferito l’incarico». Piccinini rivolge, poi, una critica all’operato di Del Re. «Non mi pare che si sia distinto in modo particolare, a tal punto da guadagnarsi una proroga del proprio incarico per altri tre anni, a dispetto peraltro dell’amministrazione che a breve andrà a insediarsi al Comune». «Mi auguro», conclude, «che il sindaco voglia tornare sui propri passi revocando la designazione dell’amministratore dell’Ama, o quantomeno stabilendo che l’incarico non abbia la durata di tre anni».