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Pescara, 24/07/2024
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Data: 20/04/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Pietrucci: basta vitalizi e stipendi alti. Il consigliere Pd lancia la sua proposta. D’Alessandro: «Tra un mese i tagli» . M5s: lo diciamo da oltre 2 anni, dov’erano finora?

PESCARA L’Abruzzo è fra le regioni che non hanno applicato le riduzioni sui trattamenti degli ex consiglieri varate nel 2014. In un studio il quotidiano La Repubblica sottolinea come, se la Regione avesse in due anni e mezzo dato seguito alle indicazioni del consiglio di Presidenza della Camera, avrebbe potuto inserire il contributo di solidarietà temporaneo a carico degli ex deputati e tagliare dal 6 per cento per i vitalizi sotto i 1.500 euro al 15 per cento per gli importi superiori. Invece anche in questi primi tre mesi del 2017, secondo i dati dell’Emiciclo, l’Abruzzo ha pagato circa 613mila euro di vitalizi. Che alla fine dell’anno diventeranno quasi 2,4 milioni di euro. «Una situazione insostenibile», secondo il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci che dopo due anni e mezzo di amministrazione del centrosinistra prende l’iniziativa e annuncia di voler presentare una proposta autonoma sul taglio dei costi della politica: «Dare l’esempio è diventato indispensabile, e quella dei vitalizi la ritengo a questo punto una priorità della seconda parte della legislatura. Anche a rischio di attirare su di me strali e malumori. Sarà in ogni caso una battaglia giusta». Ma perché in questi due anni non c’è stato nulla? «La norma dev'essere resistente a qualsiasi tentativo di impugnazione», risponde Camillo D’Alessandro, sempre del Pd, che sottolinea come questi mesi siano serviti per «approfondire la questione sul come fare». «Saremo quelli che nella storia della regione passeranno per aver risulto il problema non per averlo solo enunciato e nel giro di un mese passeremo ai fatti», afferma D’Alessandro. Promesse che M5s sostiene di aver ascoltato già troppe volte in aula. E alla quali non crede più. «Soprattutto dopo che la maggioranza di D'Alfonso ha bocciato il nostro emendamento sul taglio degli stipendi e che avrebbe fatto risparmiare il 7% della spesa complessiva dell'intero consiglio regionale», affermano i grillini. C’è poi stata, sempre da parte di M5s, una seconda proposta che prevedeva l’abolizione del cumulo dei vitalizi. «La legge è stata approvata all’unanimità in commissione, ma poi è stata nuovamente rinviata per approfondimenti», ricorda Sara Marcozzi, «con la proposta avremmo fatto risparmiare 500mila euro l’anno da mettere sul Fondo per la vita indipendente per i disabili». Un passaggio che ricorda bene anche Pietrucci: «Quando lo scorso anno votai a favore in commissione Bilancio del divieto di cumulabilità del vitalizio intendevo dare un segnale concreto ai cittadini. Da parte della classe politica ritengo non si siano fatti passi abbastanza decisi per adeguarsi a quello che è un mondo che è cambiato. I privilegi sono sempre più insopportabili, e finiscono per essere l’ovvio veicolo di rabbia e malcontento; non dobbiamo lamentarci se la politica diventa bersaglio di critiche indiscriminate». Il consigliere pd spiega che, respingendo le proposte di M5s, «la maggioranza di cui faccio parte garantì che si sarebbe fatta portatrice di una proposta autonoma, equilibrata, al di fuori dei populismi». E aggiunge che della riforma costituzionale, pur avendo su di essa qualche perplessità, ha apprezzato la misura che avrebbe adeguato l’indennità dei consiglieri regionali a quello del sindaco della città capoluogo. «Non vorrei che, respinta quella proposta dal voto popolare, ci si sentisse in qualche modo riparo», conclude Pietrucci annunciando la proposta autonoma, «credo invece che occorra rilanciare ripartendo da lì: intervenire in maniera decisa sugli stipendi dei consiglieri regionali che sono francamente troppo alti». Ma dal M5s la risposta arriva anche a Pietrucci. «Forse dimentica che sono due anni e mezzo che noi presentiamo proposte sul taglio dei costi della politica che la maggioranza puntualmente ci boicotta», afferma Alessandro Pettinari, «e Pietrucci in tutto questo tempo dove è stato?».

Nei primi tre mesi di quest’anno l’Abruzzo ha pagato circa 613mila euro (lordi) di vitalizi a 149 ex consiglieri regionali. Quasi 407mila euro sono stati corrisposti per via diretta, mentre 206mila euro circa sono andati a chi avevano acquisito il diritto della reversibilità. Fra coloro che prendono il vitalizio più alto ci sono l’ex presidente della giunta Vincenzo Del Colle, e gli ex presidenti del Consiglio (e consiglieri) Gaetano Novello e Giuseppe Tagliente. Stando agli elenchi dell’Emiciclo, in questi mesi hanno preso a testa 15mila euro. Al secondo gradino, sopra quota 12mila euro, ci sono: Romeo Ricciuti (12.879), Mario Panunzi (12.148), Ugo Giannunzio (12.844), Sergio Fortunato Antico (12.787) come Francesco Cicerone. Sotto i 12mila euro anche Bruno Viserta (11.448), Mario Amicone (11.841), Antonio Saia (11.448) e Marco Verticelli (10.337) come Biagio Tempesta, e Francesco Sciarretta (10.732) come Filippo Pollice, Antonio Prospero, Antonio Menna, Antonio Falconio e Franco Caramanico.

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