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Pescara, 24/07/2024
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Data: 21/04/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Abruzzo, le pensioni degli ex consiglieri ci costano 4 milioni all’anno. Per il 2017 la spesa si preannuncia in linea con quella dell’anno scorso. I trattamenti pensionistici (a marzo) comprendono 109 trattamenti diretti e 45 ai familiari superstiti. E c’è chi raddoppia grazie al miracolo del cumulo

PESCARA Una stangata da circa 4 milioni di euro. A tanto ammonta la cifra sborsata nel 2016 dalle casse della Regione per pagare i vitalizi, diretti e di reversibilità, agli ex consiglieri e ai parenti superstiti. Nel dettaglio, 100 assegni diretti per un importo di quasi 3,2 milioni, ai quali vanno ad aggiungersi altri 800 mila euro circa erogati in favore di 45 parenti dei consiglieri deceduti. Per un totale di circa 4 milioni di euro. Somme che, anche nel 2017, si assesteranno più o meno sulle stesse cifre. Stando ai dati aggiornati a marzo di quest’anno, disponibili sul sito del Consiglio regionale abruzzese, i numeri sono leggermente cambiati. Attualmente i vitalizi pagati sono 109, nove in più rispetto al 2016, per i quali nei primi tre mesi dell’anno sono già stati sborsati poco meno di 900 mila euro. Altri 200 mila circa se ne sono andati, invece, per i 40 assegni vitalizi di reversibilità, cinque in meno rispetto a dicembre dell’anno scorso. In proiezione, se i numeri resteranno questi, alla fine del 2017 si prevede una spesa più o meno in linea con quella sostenuta nel 2016. Quando, in testa al la classifica dell’assegno più ricco si è piazzato un terzetto d’eccezione: Vincenzo Del Colle, presidente della Giunta regionale dal 1992 al 1995 sotto le insegne della Democrazia cristiana e del Partito popolare; Gaetano Novello, anche lui ex Dc, già sindaco di Pescara e due volte componente della giunta regionale; e Giuseppe Tagliente, ex consigliere regionale, ex consigliere della Provincia di Chieti, ex consigliere comunale e poi sindaco di Vasto dal 1993 al 2000. Tutti e tre hanno portato a casa, nel 2016, un assegno annuo lordo di 60.102 euro. Segue, subito fuori dal podio, il democristiano Romeo Ricciuti. Lo storico leader della Coldiretti, già governatore dell’Abruzzo e sindaco dell’Aquila, eletto tre volte deputato: a lui sono andati l’anno scorso 51.516 euro lordi di vitalizio regionale. Poco meno ha incassato l’ex socialista Ugo Giannunzio. Che nel 20167 ha dovuto accontentarsi, si fa per dire, di un assegno lordo annuo di 51.376 euro. Seguito, ex equo, da Paolo Ciammaichella, consigliere regionale negli anni Ottanta, già assessore all’Agricoltura nella giunta presieduta da Emilio Mattucci, e il gaspariano doc Sergio Fortunato Antico. Entrambi hanno incassato l’anno scorso 51.149 euro lordi (sempre annui) di vitalizio. Chiudono la top ten, sotto la soglia dei 50 mila euro, Mario Panunzi, ex assessore regionale del Partito popolare italiano (48.592 euro lordi annui); Antonio Saia, il comunista di San Valentino che nel suo curriculum vanta anche trascorsi da parlamentare nazionale (45.792 euro lordi l’anno); e l’ex assessore regionale Alberto La Barba (43.525 euro lordi sempre nell’arco del 2016). E non manca neppure chi, di vitalizi, ne percepisce addirittura due. Come i già citati Ricciuti e Saia (vedi pezzo in basso). Se passassero le proposte presentate dalla consigliera del M5S Sara Marcozzi o quella annunciata dal portavoce della maggioranza consiliare, il dem Camillo D’Alessandro, i vitalizi incassati oggi da 109 ex consiglieri e 40 familiari superstiti subirebbero un drastico ridimensionamento. Un taglio, ad uno dei privilegi più odiati dai cittadini, che l’esponente del Movimento 5 Stelle non esita a definire «un provvedimento di equità sociale» nei confronti degli «abruzzesi pensionati minimi a 480 euro al mese». Quel che è certo è che, almeno per il momento, a tenere banco, sono soprattutto le polemiche (vedi pezzo a sinistra). Ma chissà che stavolta non portino a qualcosa di buono.

E c’è chi raddoppia grazie al miracolo del cumulo. Ex consiglieri ed ex parlamentari, da Del Turco alla Nenna ecco i politici abruzzesi che incassano il doppio assegno

PESCARA E c’è addirittura chi raddoppia. Passando dalle aule del Parlamento a quella della Regione e viceversa. Un percorso che, ad una pattuglia di fortunati abruzzesi, frutta oggi due assegni vitalizi. Un elenco che comprende, per esempio, l’ex governatore dell’Abruzzo, Ottaviano Del Turco: nel 2016, ai 4.581 euro netti che il Senato ha bonificato e continua a bonificare ogni mese sul suo conto, ha sommato i 28.620 euro lordi annui a carico della Regione. Se l’ex comunista aquilano Francesco Cicerone deve accontentarsi dei 2.134 netti che gli spettano per il mandato da deputato, può consolarsi con la pensione “integrativa” da 36.996 euro lordi annui (totale 2016) maturata grazie alla sua permanenza a Palazzo dell’Emiciclo. Ma non finisce qui. L’ex socialista di lungo corso, il pescarese Piergiuseppe D’Andreamatteo, detto lo Smilzo, per i servigi prestati nella massima istituzione abruzzese, ha intascato nel 2016 un assegno da 36.996 euro lordi. Da cumulare, ovviamente, ai 2.127 euro netti al mese maturati con una legislatura a Montecitorio. Nella pattuglia del doppio vitalizio, c’è anche l’ex democristiano di Navelli Antonio Falconio: oltre ai 2.157 euro netti mensili che gli spettano per aver rappresentato il popolo italiano nei palazzi del potere romano, ha incassato nel 2016 anche 42.930 euro lordi annui per aver servito in Regione i suoi concittadini abruzzesi. Per non parlare del comunista, poi diessino, giuliese Antonio Franchi: con due mandati tra i velluti rossi di Palazzo Madama si è assicurato una pensione netta di 3.408 euro al mese, da cumulare ai 26.115 lordi annui (totale 2016) a carico di Palazzo dell’Emiciclo. Parola magica “cumulo”, anche l’ex democristiano di fede fanfaniana Romeo Ricciuti. Lo storico leader della Coldiretti, già governatore dell’Abruzzo e sindaco dell’Aquila, eletto tre volte a Montecitorio, ha messo insieme 4.057 euro netti di vitalizio parlamentare e altri 51.516 euro lordi all’anno incassati nel 2016 dalla Regione. Anche il comunista di San Valentino Antonio Saia mette all’incasso due assegni: da ex parlamentare (3.007 euro netti al mesi) e da ex consigliere regionale (45.792 lordi all’anno per il 2016). Non mancano neppure le donne. Anna Nenna D’Antonio di San Vito Chietino mette all’incasso 4.041 euro netti mensili della pensione parlamentare, cumulati nel 2016 ai 36.706 lordi annui di quella regionale. E per finire, un caso singolare. Che riguarda l’avezzanese Anna Maria Fracassi che i vitalizi li riceve tutti e due dalla Regione: nel 2016 ha percepito 34.343 euro lordi annui come ex consigliera della Margherita e altri 28.620, sempre lordi all’anno, della reversibilità del marito Giovanni Bozzi anche lui, in passato, eletto dai cittadini abruzzesi.

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