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Data: 21/04/2017
Testata giornalistica: Rassegna.it
Alitalia, parte il referendum sull'accordo. Circa 12.300 dipendenti chiamati a esprimersi, fino a lunedì 24 aprile, sul verbale sottoscritto da sindacati e azienda. Mercoledì 26 nuovo incontro al ministero dello Sviluppo economico. Camusso: "I sacrifici dei lavoratori dovranno essere ricompensati"

È partita alle 11 di giovedì 20 aprile e si concluderà lunedì 24 alle ore 16 la consultazione referendaria tra i lavoratori di Alitalia (circa 12.300 dipendenti) chiamati a valutare il pre-accordo raggiunto tra azienda e sindacati, che prevede molti esuberi in meno rispetto a quanto originariamente prospettato dall'azienda (da 1.338 a 980) e un taglio delle retribuzioni non più del 30 ma dell'8 per cento. Non essendo previsto un quorum il voto sarà comunque valido.

Mercoledì 26 aprile Alitalia e sindacati torneranno a incontrarsi a Roma, l'appuntamento è fissato alle ore 15 presso la sede del ministero dello Sviluppo economico. Il vertice servirà a fare il punto della situazione alla luce dell'esito del referendum: se prevarrà il sì, si dovrebbe procedere alla firma dell'accordo definitivo. Alla riunione parteciperanno l'azienda, i capi di gabinetto dei ministeri dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e del Lavoro, le sigle di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl e le associazioni professionali Anpac e Anpav.

IL VERBALE DI ACCORDO

I seggi elettorali per il referendum sono nove, a Roma e Milano: seggio numero 1 presso CBC (Crew Briefing Center stanza 7), seggio numero 2
presso area Mensa (Lavoratori Palazzina A, B, C), seggio numero 3 presso la sede di Magliana, seggio numero 4 presso Area Manutenzione (Area 900), seggio numero 5 presso lo scalo Terminal 1, seggio numero 6 presso area Ground (movimento carico e rampa), seggio numero 7 presso Aeroporto di Malpensa (Personale Navigante e Personale Terra), seggio numero 8 presso Aeroporto di Linate (Personale Navigante e Personale Terra), seggio numero 9 dedicato al personale periferico.

Per votare sarà necessario esibire il tesserino aziendale e firmare il documento di avvenuta votazione. Al fine di evitare qualunque tipo di criticità, il Comitato elettorale ha deliberato che sarà possibile votare solo nelle proprie basi di appartenenza. È stato inoltre deliberato che potrà votare anche il personale a tempo determinato attualmente in forza.

Secondo Nino Cortorillo, segretario della Filt Cgil, i contenuti dell’accordo sottoposto al voto dei lavoratori rappresentano “il punto massimo cui si poteva arrivare dopo una trattativa lunghissima e difficilissima che ha visto presenti tre segretari confederali, tre ministri e indirettamente il presidente del Consiglio”.

Nei giorni scorsi, in una lettera indirizzata all'azienda e per conoscenza ai ministri delle Infrastrutture Graziano Delrio, dello Sviluppo economico Carlo Calenda e del Lavoro, Giuliano Poletti, i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno espresso tre criteri-guida, relativi alle modalità di riduzione delle retribuzioni del personale navigante, che dovranno essere seguiti nel momento in cui Alitalia e sindacati, in caso di voto favorevole dei lavoratori, condivideranno l'accordo vero e proprio. Individuazione di modalità eque e perequative della retribuzione dell'8% previsto per il personale navigante, “anche tenendo conto dell'impatto delle altre proposte indicate dal pre-accordo”; “la definizione e l'avvio degli interventi di riduzione dei costi, partendo da quelli non attinenti alla retribuzione percepita oggi”; “gradualità della riduzione delle retribuzioni, nell'accordo ancora da definire e condividere, da realizzarsi nell'arco dei cinque anni del piano”.

“Abbiamo provato a fare un lavoro importante di grande riduzione di pretese che aveva l'azienda, di scaricare sui lavoratori, sia personale di terra che di volo, le conseguenze di una crisi generata dalla loro gestione”. Questo il giudizio del segretario generale Cgil Susanna Camusso sul preaccordo che sarà sottoposto al referendum. “Ancora una volta – ha aggiunto il leader Cgil – si chiedono dei sacrifici ai lavoratori e questi sacrifici devono essere ricompensati da scelte vere sul piano industriale e di rilancio”.

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