MONTESILVANO Il congresso di Vienna fu una passeggiata in confronto all'ultimo consiglio comunale di Montesilvano. Il primo durò all'incirca 8 mesi fra balli e feste, ma aveva il difficile compito di ridare un nuovo assetto politico all'Europa, dopo gli interventi napoleonici. Il secondo invece deve solo approvare il bilancio di previsione per il 2017 e non riesce a venirne a capo, invischiato in trattative che - diciamolo pure - sanno di corsa alla poltrona. Convocato per il 14 aprile, il consiglio è slittato al 19 e rinviato ad oggi. Ovviamente la piazza ha capito le manovre che sottendono all'approvazione finale. I documenti ufficiali parlano del bene della città, della necessità di liberarla dall'incomoda presenza degli emigrati, dell'approvazione dello Sprar ed altri buoni propositi. In effetti, anche per l'intervento di qualche personaggio esterno, chi osteggia il primo cittadino alla fine voterà il bilancio e gli auspicati 13 voti, per vararlo, diventeranno molti di più. E di questo è convinto Francesco Maragno, che oggi sarà in aula alle 8,30. A meno di incidenti di percorso dell'ultima ora, oltre al chiacchierato bilancio si approverà anche il Dup con il piano triennale delle opere pubbliche.
SCHIERAMENTI Ma i famosi dissidenti (Aliano, Musa, Pompei, Silli, Di Blasio e Daventura) come si comporteranno? A quanto pare, quasi certamente non faranno mancare il loro sostegno al primo cittadino, sia pure come segnale di tregua. Con la conseguenza che verrà scongiurato l'arrivo del commissario e soprattutto nessun consigliere andrà a casa, con viva soddisfazione degli stessi. Ovviamente saranno per il no i 3 consiglieri del Movimento 5 Stelle, decisamente contrari alla politica di Maragno (Paola Ballarini, Gabriele Straccini, Cristian Di Carlo); voto contrario anche dal Pd (Feliciano D'Ignazio, Pietro Gabriele) e da Montesilvano democratica (Lino Ruggero e Paolo Rossi). In tutto 7 voti in aperto dissenso con la politica di Francesco Maragno, giunto amministrativamente al classico giro di boa. In piazza trova pochi i consensi, per i problemi di sempre non risolti. Lui sostiene che stanno superando i guai legati agli allagamenti, ma le strade cittadine versano in uno stato pietoso con buche diventate autentici crateri. E assicura che saranno ridotte le presenze degli immigrati, oggi pari a 300 unità.