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Data: 21/04/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Multe col rosso, ora a rischio è il bilancio. San Giovanni Teatino, la sentenza del giudice di pace può innescare numerosi ricorsi. Lunedì Consiglio

SAN GIOVANNI TEATINO Le multe che fino a poche settimane piovevano su Sambuceto hanno lasciato il posto alle proteste che dilagano, su Facebook e via telefono al centralino del comando di polizia urbana, dopo la sentenza del giudice di pace di Chieti che, accogliendo il ricorso di un automobilista multato, di fatto, mette in discussione tutte le sanzioni verbalizzate grazie alle fototrappole del semaforo di via Po, nel cuore del polo industriale e commerciale. Così, mentre tra i cittadini c’è chi non esclude una class action per riavere indietro i soldi delle multe pagate, o per farsi annullare quelle ancora da pagare, in seguito al pronunciamento del giudice Clementina Settevendemie, che pone l’accento sul giallo troppo veloce, l’opposizione affila le armi e attende la maggioranza del sindaco Luciano Marinucci al varco del Consiglio comunale di lunedì, convocato per discutere il bilancio di previsione 2017. Nella manovra finanziaria, pesa per svariate centinaia di migliaia di euro il tesoretto già incassato, e quello ancora da incamerare, con le multe dispensate dai due semafori dotati di telecamere anti-rosso, sull’asse della Tiburtina Valeria, zona Auchan-aeroporto, e in via Po, zona Metro. Del resto, nei mesi scorsi, i consiglieri di minoranza avevano già fatto sentire la loro voce a proposito di quelle multe, notificate a migliaia. A tal punto numerose, da far insospettire per la sproporzionata impennata nella previsione d’incasso, che nel secondo semestre 2016 è lievitata fino a un milione 400mila euro, cinque volte di più delle entrate consolidate in tema di violazioni al codice della strada. «Finalmente, dopo mesi di contestazioni, proprio sulla durata irregolare del giallo» annota il gruppo San Giovanni democratica (Sgd) sulla propria pagina Facebook, «oggi i fatti ci danno ragione, soprattutto danno ragione ai cittadini che hanno subito questa ingiustizia. I semafori non sono un bancomat, la sentenza conferma che sono fuori legge e le multe vanno annullate. Ci dispiace solo per le persone che hanno già pagato e difficilmente potranno recuperere i soldi». Mario Cutrupi (M5s), sempre su Facebook: «Le multe al semaforo di Sambuceto sono illegittime. Il M5s lo ha sempre sostenuto, in ogni luogo. Abbiamo cercato di far sapere all’amministrazione della esistenza di una direttiva del ministero dei Trasporti che mira a regolare i tempi del giallo. Eppure, abbiamo ricevuto solo insulti da un sindaco che dice di sapere tutto ma, poi lascia i conti salati ai propri cittadini. Lunedì si discuterà un bilancio che non c’è più». Intanto, il Comune annuncia che farà ricorso contro la sentenza.

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