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Data: 22/04/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Il Comune: niente scuolabus per i figli di chi non paga. La Cgil: non si può fare

TERAMO «Non si può non far salire sullo scuolabus i ragazzi che non sono in regola con il pagamento del servizio di trasporto». È la Filt Cgil ad insorgere contro l'ordine che sarebbe stato dato ai lavoratori dipendenti della ditta Angelino Srl, impiegati nel servizio di scuolabus del Comune di Teramo. Secondo quanto riportato dal sindacato, alcuni dirigenti o dipendenti comunali del settore Pubblica Istruzione avrebbero consegnato agli autisti «una comunicazione nella quale sono evidenziati i nominativi di alcuni ragazzi ai quali è stato sospeso il servizio di trasporto scolastico». Per la Cgil si tratta di una scelta «discutibile sul piano amministrativo e censurabile sul piano sociale e morale» perchè «non si può pretendere che sia attuata dai lavoratori di un servizio in appalto con una mera comunicazione che non permette neanche di conoscere il responsabile del provvedimento». E' stato quindi chiesto un incontro urgente per «chiarire i contorni della vicenda e individuare pratiche attuative e relative responsabilità nel rapporto tra amministrazione, ditta titolare del servizio e lavoratori». Il neo assessore all’istruzione Caterina Provvisiero ha spiegato che l'interruzione del servizio scuolabus per le famiglie morose era presente in una delibera di giunta risalente ad un anno fa mentre, prima di arrivare alla sospensione del trasporto, il genitore viene avvertito a più riprese. «Nelle situazioni di documentata necessità c'è l'esenzione dal pagamento o una riduzione, basta presentare l'Isee», ha rilevato l'assessore, «anche nei casi di sopraggiunta difficoltà abbiamo previsto delle agevolazioni, come la rateizzazione. C'è sempre stata la massima disponibilità». Ma, a quanto pare, c’è chi non paga per scelta e non per necessità.

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