Quindici bambini lasciati a piedi e senza scuolabus dal Comune di Teramo perchè non in regola con le rette mensili. Ieri il Comune ha addirittura fatto una nota, un ordine di servizio sul quale mancherebbe pero’ la firma del responsabile e figura solo il timbro dell’Ente. Sul piede di guerra la Cgil che denuncia l’ennesimo “scandalo” del Comune. Luigi Scaccialepre della Cgil ha denunciato il caso questa mattina alla stampa così come è stato denunciato il mancato pagamento di due mensilità ai dipendenti: autisti ed assistenti che scolgono il servizio. Per questo motivo si svolgerà un tavolo in Prefettura il prossimo 2 maggio. Si chiedono i motivi del ritardo di queste due mensilità visto che proprio ieri il Sindaco ha dichiarato a certastampa.it che il Comune era in regola con i pagamenti.
E sulla vicenda dei ragazzi lasciati senza trasporto perchè le famiglie non pagano la Cgil scrive: «Risulta alla scrivente organizzazione sindacale che alcuni dirigenti e/o dipendenti del Comune di Teramo, settore Pubblica Istruzione, hanno consegnato ai lavoratori dipendenti di Angelino Srl, impiegati nel servizio di scuolabus del Comune di Teramo una comunicazione nella quale sono evidenziati i nominativi di alcuni ragazzi ai quali è stato sospeso il servizio di trasporto scolastico. In concreto, si ordina ai lavoratori di non far salire sullo scuolabus i ragazzi che non sono in regola con il pagamento del servizio di trasporto. Una scelta che riteniamo assolutamente discutibile sul piano amministrativo e censurabile sul piano sociale e morale. Ma è certo che non si può pretendere che sia attuata dai lavoratori di un servizio in appalto con una mera comunicazione che non permette neanche di conoscere il responsabile del provvedimento. Si chiede pertanto un incontro urgente al fine di chiarire i contorni della vicenda e al contempo individuare quali pratiche attuative e le relative responsabilità nel rapporto tra Amministrazione, ditta titolare del servizio e lavoratori». La nota è indirizzata all’assessore Provvisero, alla Prefetto Patrizi e alla ditta Angelino.