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Data: 23/04/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Del Re contro i sindacati: «Critiche inverosimili». Replica dell’amministratore Ama alle accuse sulla gestione dell’azienda «Resa una realtà diversa dai fatti». Manifestata la disponibilità a un incontro

L’AQUILA «Penso non sia il caso soffermarsi sulla conferma della mia nomina, svolta nella piena legalità, in quanto le valutazioni comparse sono ognuna motivata da personali considerazioni e motivazioni, che rientrano nella democratica libertà di opinione». Questa è la replica di Agostino Del Re, amministratore dell’Ama, dopo le critiche dei sindacati. «Diverso è quanto si citano, e mi rivolgo ai contenuti dei comunicati che hanno a dir poco dell’inverosimile perché prive di fondamento, ovvero che artatamente creano tensione e incertezza laddove non se ne ravvisa alcun segnale». Le segreterie di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Faisa-Cisal e le Rsa avevano parlano di «una gestione fatta di mirabolanti annunci e poco altro. Sempre meno servizi ai cittadini, corse tagliate al solo fine di annunciare asfittici utili di bilancio, pensiline indecenti quando ci sono, parco autobus tra i più vetusti della regione, mancato reintegro del personale viaggiante, mancato rispetto degli accordi aziendali sottoscritti, mancanza di trasparenza sui dati di bilancio 2016, e soprattutto nessuna chiarezza sul percorso di fusione Ama-Tua, anch’esso più volte annunciato e sempre boicottato. Insomma clima aziendale irrespirabile. Questa, al di là degli annunci e delle conferenze stampa, la condizione dell’azienda aquilana della mobilità». «Probabilmente le finte preoccupazione di qualcuno», dice Del Re, «sono mirate a rendere un’immagine tutt’altro che rispondente a quelle che sono le reali difficoltà da affrontare per un miglioramento ed efficientamento strutturale dell’azienda, nascondendosi dietro un processo di affossamento della fusione Ama-Tua o adombrando dubbi sulla trasparenza amministrativa. Siamo su un altro pianeta, che grazie a Dio, non attribuisce e scarica responsabilità, ma se le assume, non inventandosi facili elementi di approssimativa e generica definizione, ma entrando nel vivo di quello che realisticamente si intraprende quando si amministra un’azienda pubblica». «Tutto è tracciabile e tutto dimostrabile», prosegue, «su ogni minimo elemento e componente della struttura aziendale, anche con ampia documentazione fotografica, che dimostra lo stato di conservazione dei beni immobiliari e strumentali, comprese le pensiline, gli autobus, nonché la capacità di conservazione degli stessi che spesso fanno capo a responsabilità non certo di chi amministra ma di chi ne fa un uso improprio, ignorando ogni regola e con disprezzo considera il bene pubblico». Del Re, comunque, si dice disponibile a un incontro.

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