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Pescara, 24/11/2024
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Data: 23/04/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Sms e chiacchiere alla guida. Stangata per i pescaresi. I vigili urbani: «Patente sospesa subito e 680 euro di multa, era ora»

PESCARA Quel semaforo all’incrocio tra via Conte di Ruvo e viale D’Annunzio, con il suo rosso interminabile, è «perfetto» per messaggiare un po’ o fare una telefonatina a lungo rimandata, ovviamente senza infilare le cuffiette dal filo ingarbugliato nelle orecchie o attivare quel bluetooth che non funziona mai. Tanto si sta fermi in coda e si può, «a ragione», pietire comprensione dal vigile urbano o dall’agente della Stradale pronto a multare: «Non sto guidando, chiudo il cellulare appena si riparte». Ma è di queste ore la notizia che a maggio verrà inserita una modifica al Codice della strada, tramite un decreto attuativo, e per chi parla al cellulare guidando, anche se è fermo (in realtà è «in arresto») sulla strada in attesa del verde, non ci sarà più alcuna tolleranza: sono previsti notevoli inasprimenti delle multe e delle sanzioni rispetto alle attuali, che prevedono l’ammenda tra i 160 e 646 euro (“solo” 112 se si paga entro 5 giorni dalla data sul verbale) e 5 punti decurtati dalla patente. Secondo il nuovo progetto del Governo, che diventerà presto legge, la sospensione della patente dovrebbe scattare dalla prima violazione, mentre l’esborso potrebbe arrivare a un range tra 180 a 680 euro. Attualmente il ritiro del documento di guida è previsto solo nel caso in cui la violazione sia ripetuta nel tempo, punto dopo punto! Pescara, tra le città italiane di pari dimensioni e abitanti, si attesta nella zona medio-alta quanto a numero di multati per l’uso del telefonino al volante, con quasi 1.300 contravvenzioni elevate dalla polizia municipale lo scorso anno, come nel precedente: quasi 4 multe al giorno. Un dato che non tende a diminuire, nonostante l’aumento dei vigili in moto, mezzo che facilita l’individuazione di chi viaggia in città con il cellulare incollato all’orecchio, perché la multa si può fare solo in flagranza di infrazione, e siamo tutti furbi a far scivolare il telefonino sulle ginocchia alla vista di una pattuglia pochi metri più avanti. «Meno male che inseriscono nuovi deterrenti», commenta il maggiore Paolo Costantini, responsabile viabilità della polizia municipale del capoluogo adriatico comandata dal colonnello Carlo Maggitti, «perché il problema dell’uso del cellulare alla guida è serissimo. Non si tratta di divieti non ottemperati, come per la sosta ad esempio, ma siamo di fronte alla violazione di una norma di comportamento, come l’eccesso di velocità o non dare la precedenza piuttosto che passare col rosso o andare contromano: si crea insicurezza sociale, farlo implica un pericolo per sè e per gli altri. E poi ora, più che telefonare rileviamo un uso smodato di chat, sms, whatsapp, e lo sguardo a Facebook, twittare, fare foto e inviarle. Un disastro». Il maggiore Costantini è da molti anni all’infortunistica, e un dato emerge dalla sua esperienza: «La prova certa non ce la hai mai, ma posso dire che tanti incidenti per “malori”, tanti investimenti, fuoriuscite dalla carreggiata sono dovuti al cellulare. Basti pensare che abbassare gli occhi per leggere un numero o una frase, dunque per 2 secondi, vuol dire fare 15 metri alla cieca a 50 chilometri all’ora. Facendo le proporzioni su 5, 6 secondi – il tempo di richiamare un numero dalla rubrica o più spesso mettere un “mi piace” e una faccina – ed ecco la spiegazione di tanti incidenti “inspiegabili”: non vedi per tratti troppo lunghi che cosa hai davanti o di lato: la curva, il muretto, guidi al buio, completamente distratto. Pericolosissimo». Considerazioni fatte anche nella stesura delle componenti che possono dare origine all’attribuzione dell’omicidio e delle lesioni stradali, reati entrati in vigore giusto un anno fa che prevedono elementi di dolo rispetto all’omicidio e alle lesioni colpose volute punibili col carcere. E proprio su whatsapp da un paio di settimane “gira” un messaggio che anticipa i tempi di approvazione del decreto per gli inasprimenti di sanzioni per la guida con cellulare all’orecchio: «Vi comunico», vi si legge, «che a partire da maggio entrerà in vigore il nuovo codice della strada. Oggi e stato approvato l’articolo più pesante ed era anche giusto. Vi spiego: chiunque verrà sorpreso alla guida del veicolo anche se è fermo ai semafori o agli stop con il cellulare o altri apparecchi avrà la sanzione la seguente: ritiro della patente immediata e multa che parte da 180 euro fino a 680 euro. Quindi, state molto attenti organizzativi con i viva voce. Credo sia utile diffondere». Sperando che non lo si faccia... cambiando marcia! «Appena il decreto sarà realtà», assicura Costantini, «pianificheremo servizi specifici, anche se, lo ripeto, non è semplice pizzicare in fragranza i trasgressori. Che poi hanno sempre la scusa pronta. Le più frequenti? Mah, tirano in ballo di tutto: presidi che chiamano per i figli a scuola, nonna morente, bambini a casa soli con la febbre... Noi rispondiamo che basta accostare e fermarsi, o mettere gli auricolari, usare il bluetooth.... Ma niente, cellulare in mano piace troppo».

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