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Data: 28/04/2017
Testata giornalistica: AbruzzoWeb
L'Aquila: il bilancio del sindaco Cialente: «Nessuno è stato lasciato indietro»

L'AQUILA - "A livello sociale, nel post-terremoto, abbiamo fronteggiato condizioni di povertà estrema. Ma ora non c'è nessuno che dorme fuori casa, non c'è persona che non potendo pagare una bolletta, non le abbia viste pagate, nessuno qui è stato lasciato indietro, e nello stesso tempo abbiamo saputo guardare avanti, con una visione strategica della città, e quello seminato ora lo stiamo raccogliendo".

Così il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, che in apertura del Consiglio comunale di oggi ha voluta fare, con un lungo intervento, un bilancio del suo mandato, il suo secondo e ultimo.

Al suo fianco tutti gli assessori. Al gran completo i banchi della maggioranza, semideserti, invece, quelli dell'opposizione: assenti, in particolare, i consiglieri di Noi con Salvini e Forza Italia.

Il piatto forte del Consiglio è stato il discorso di Cialente, ai suoi ultimi giorni da sindaco dopo dieci anni inframezzati dal grande terremoto del 2009.

"Troppe città, troppi comprensori vanno avanti alla giornata, troppo spesso si fa politica senza avere una visione. Non è il nostro caso - ha rivendicato - Noi una visone ce l'abbiamo avuta e abbiamo detto molti no, che forse sto pagando, ma quei no servivano per ottenere un obiettivo".

"Non si crea lavoro se non hai un'idea della città. La città del futuro sarà quella che saprà intercettare nuovi lavori, o stai nelle nuove frontiere dell'innovazione tecnologica, o resti fuori - ha avvertito - Per questo abbiamo fatto la scelta strategica di realizzare i sottoservizi e mi spiace sentire qualcuno li ha scambiati per un fastidio, che faceva rallentare la città, che provocava il fango, come ha detto anche il presidente del Consiglio, Carlo Benedetti".

Ma secondo Cialente, "i sottoservizi aquilani, il tunnel intelligente, è qualcosa che sta suscitando interesse internazionale. È anche grazie a essi che siamo diventati una delle cinque città dove si sperimenterà il 5g, la telefonia di quinta generazione - ha ricordato - il che vuol dire che la Fca, sta venendo qui per sperimentare l'auto a guida automatica".

Cilalente ha pure aggiunto che "domani verrà a L'Aquila il ceo di Zte (colosso cinese delle comunicazioni, ndr) per realizzare un centro di ricerca a livello mondiale nell'ex Italtel, ora Tecnopolo, che noi abbiamo acquistato mentre c'era chi ci diceva che eravamo dei pazzi": progetto che, come anticipato da AbruzzoWeb, a regime potrebbe portare un centinaio di nuove assunzioni.

"Eppure ho sentito dire da un consigliere che di queste cose alla città non interessano. Ho sentito tante chiacchiere anche sulla Gran Sasso Science Institute, ma i fatti sono che oggi qui sperimenteremo il 5g - ha insistito ancora Cialente - Nell'ultima riunione al ministero dello Sviluppo economico, il sottosegretario Antonello Giacomelli ha detto che L'Aquila è avanti di 2-3 anni, saremo una città dove la fibra entrerà in ogni singolo appartamento, e questo è accaduto perché noi abbiamo lavorato a questo obiettivo".

Toccando il tema scontato della ricostruzione post-sisma, Cialente ha ricordato che "abbiamo vinto la sfida il 5 maggio 2009, quando non si voleva ricostruire la città. Oramai la ricostruzione va avanti, ormai è fatta, la scommessa è stata vinta. Forse c'è un ricostruzione non trasparente dal punto di vista morale, ma questo è da addebitare a scelte non fatte dal Parlamento, quando noi chiedevamo più regole", in riferimento alle mini-gare d'appalto chieste e non ottenute nelle nuove leggi.

"Ci dicono che abbiamo centinaia di pratiche della ricostruzione ferme al Genio civile perché gli ingegneri non vanno a ritirarle. Se è vero sarebbe gravissimo", ha ribadito il sindaco.

Infine, ha concluso, "i nostri consiglieri comunali e gli assessori saranno tutti ricandidati, significa che i partiti attribuiscono loro un obiettivo valore al di là del rimescolamento di carte, tra nuove formazioni e liste civiche. Anche questo è un risultato. Se fossimo usciti 'scornacchiati', come si dice, le cose sarebbero diverse".

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