Crisi di maggioranza: il sindaco Maurizio Brucchi segue il copione già scritto e annuncia quello che tutti si aspettavano. Un incontro con i consiglieri di maggioranza, anche i dissidenti, per verificare se ci sono le condizioni per andare avanti e un passaggio in Consiglio comunale in cui presenterà il documento programmatico che ha redatto, sottoponendolo all'attenzione e al voto di tutti, comprese «le opposizioni precisa il sindaco perché il futuro di Teramo dipende anche da loro». Brucchi dunque rompe il silenzio degli ultimi giorni per raccogliere l'assist di Futuro In, che lo aveva invitato, appunto, a tentare l'ultima strategia possibile per continuare almeno fino a gennaio-febbraio evitando alla città un lunghissimo commissariamento. Brucchi rimarca che il documento potrà e dovrà essere arricchito dal contributo «di chi vuole bene a Teramo» ma pone delle condizioni ben precise. Brucchi raccoglie gli appelli di cittadini e associazioni di categoria «Ci sarò se ci sarà una squadra; ci sarò se tutti giocheranno la stessa partita; ci sarò se tutti indosseremo la stessa maglia. Non per me ma per Teramo». Dunque il primo passo sarà il tentativo di ricompattare la maggioranza sfilacciata e litigiosa: Brucchi incontrerà tutti i consiglieri comunali e le forze politiche che lo hanno appoggiato, anche «quelle liste che pur avendo vinto con me le elezioni hanno deciso di non condividere più il cammino. Vorrò con loro analizzare la situazione e le difficoltà che la città si trova ad affrontare, e verificare se ci sono i presupposti per mettere da parte le incomprensioni e gli errori commessi, per riprendere a lavorare ancora più alacremente per il bene della nostra Teramo». Intanto a fare le sue veci c'è il vicesindaco Mirella Marchese, che ieri è stata a Roma riportando il finanziamento di 1,5 milioni per il Teatro romano. Durissimo il commento della dirigente regionale del Pd Manola Di Pasquale, sulle dimissioni di Brucchi. «A prescindere dalle tecniche dilatorie tipiche del Palazzo scrive Di Pasquale - perché quel Municipio di Piazza Martiri da tempo non è più la casa dei cittadini ma solo un Palazzo d'Inverno abitato da oppressori senza lignaggio dove si trama per uccidere i fratelli, questa è una città senza amministrazione e senza programmazione da molti, troppi anni a prescindere da quello che Brucchi potrà o dovrà fare». L'esponente del Pd lancia anche un chiaro invito ad Abruzzo Civico, ma anche al consigliere Gianluca Pomante, a ricompattarsi per ricostruire una forza alternativa al centrodestra. «Questa è una città bombardata afferma ha bisogno di un Piano Marshall».
LE REAZIONI L'ex consigliera del Pd sottolinea che Teramo è senza governo ormai da troppi anni. «Noi che ci siamo riconosciuti in un progetto e in un programma alternativo al centrodestra ora, non domani, dobbiamo far conoscere il nostro Piano Marshall, dobbiamo essere chiari sulle nostre scelte e sul nostro futuro. Ci sono troppe cose da decidere e troppe cose da fare; poi, certo, si può continuare a condurre, e questa è una tentazione antica anche a sinistra, una schermaglia per le rendite di posizione ma Teramo avrà perso un'altra volta».