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Data: 29/04/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
«Noi non vogliamo le poltrone ma Brucchi azzeri la giunta» Sono serrati i colloqui con la maggioranza «Se rispetta le condizioni, lo appoggiamo»

«Non vogliamo poltrone per noi ma poniamo delle condizioni per andare avanti». A parlare è Alfredo Caccioni, uno dei tre consiglieri comunali dissidenti che hanno fatto cadere la maggioranza, spingendo il sindaco Maurizio Brucchi a dimettersi. Un gesto, quello del sindaco, che è servito per rimettere la palla al centro, visto che, da quando ha annunciato la sua decisione, Brucchi ha avvito un serrato confronto con i componenti della maggioranza, a cominciare proprio dagli ultimi fuoriusciti in ordine di tempo: i due ex di Futuro In, Caccioni e Vincenzo Falasca e Mimmo Sbraccia (Insieme per Te). Brucchi ha tentato la carta della cena conciliatrice, scegliendo un ristorante non isolato per farsi vedere da tutti. I tre consiglieri si sono detti disposti al dialogo e ad aiutare il sindaco, insieme a tutti gli altri componenti della maggioranza, a redigere un altro documento programmatico composto da 5 punti. I consiglieri hanno chiesto a Brucchi di dare alcune certezze: la prima è che non si dimetta prima del termine del mandato, per candidarsi al Parlamento o in Regione. Hanno anche proposto che la Giunta venga azzerata (il che non esclude che qualcuno possa essere riconfermato) e che venga ridotto il numero di assessori, al massimo a 7 componenti, uno per ogni gruppo, due per Futuro In che è la civica più numerosa.

LA PALLA AL PRIMO CITTADINO «Adesso la palla è nelle mani del sindaco aggiunge Caccioni noi abbiamo assicurato il nostro appoggio se rispetterà le condizioni proposte». L'obiettivo di Brucchi, adesso, è cercare di recuperare il maggior numero di consiglieri possibile. Più dura la posizione di Raimondo Micheli di Fratelli d'Italia-An, il primo gruppo ad essere fuoriuscito dalla maggioranza, seguito poi dalla civica Al centro per Teramo e dai tre dissidenti. «Il nostro appoggio afferma Micheli - non è condizionabile da nessun tipo di proposta che non riguardi direttamente l'interesse della cittadinanza. Auspichiamo dunque che si volti pagina veramente con una nuova giunta, la quale abbia in seno al massimo sei componenti e le giuste competenze che attualmente non abbiamo mai visto. La responsabilità alla quale tutti fanno riferimento è stata dimostrata più volte dal nostro partito che è stato puntualmente ignorato». Intanto, sul fronte del centrosinistra, Abruzzo Civico raccoglie l'appello lanciato da Manola Di Pasquale (Pd) a ricompattarsi. «Le dimissioni del sindaco Maurizio Brucchi - afferma Siriano Cordoni, coordinatore comunale - e l'evidente esaurimento dell'esperienza politica dell'attuale amministrazione di centrodestra impongono una riflessione a tutti coloro che hanno a cuore il futuro della città e vogliono lavorare a un progetto politico alternativo che rimetta al centro le esigenze e i bisogni della città di Teramo e che sia dalla parte dei cittadini. Alle ultime elezioni abbiamo sostenuto la coalizione di centrosinistra e la candidatura di Manola Di Pasquale: da quell'esperienza di coalizione noi siamo pronti a ripartire per dialogare con tutte le forze in campo in modo paritario e costruire insieme un'alternativa credibile e condivisa, nei programmi e nel percorso da seguire».

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