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Pescara, 24/07/2024
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Data: 30/04/2017
Testata giornalistica: Il Centro
«Sanità, aumentate i fondi. Non tagliateli». La manifestazione di protesta dei sindacati a Pescara. A rischio 52 milioni di euro per l’Abruzzo, 4,7 solo nel Sociale. L’assessore: «Il governo dovrebbe ripensarci. Se non sarà così, scenderò in piazza anche io» (l'articolo in pdf)

Non solo sindacati. Ma associazioni, lavoratori e cittadini, hanno preso parte alla manifestazione che si è svolta ieri mattina, in piazza Alessandrini, a Pescara, per protestare contro i tagli che il governo nazionale intende attuare, affermano Cgil, Cisl e Uil, «sia per le risorse del fondo sanitario nazionale, sia per il fondo delle politiche sociali, pari a 485 milioni di euro». Per l’Abruzzo, precisano i sindacati, il calo delle risorse dovrebbe attestarsi intorno ai 52 milioni di euro: «E alla decisione di diminuire le risorse destinate alle regioni, si aggiunge il taglio di oltre 200 milioni sul fondo per le politiche sociali e la non autosufficienza ».
Tra bandiere e striscioni, ieri mattina, sul palco, a ridosso della sede dell’assessorato regionale della Sanità, si sono alternati Agostino Di Giovanni, per i pensionati, Alberto Oranges, della segreteria nazionale Uil pensionati, Patrizia Trebini, una lavoratrice della cooperativa Samidad, di Lanciano, Claudio Ferrante di Carrozzine determinate, e Rossana Dettori, della segreteria nazionale della Cgil. I sindacati hanno inoltre calcolato che i tagli nel Sociale saranno da 311 milioni a 99 milioni di euro. «Tutto ciò si traduce in un pesante peggioramento dell’attuale finanziamento, i fondi», hanno osservato Cgil, Cisl e Uil, «sono già insufficienti e necessitano di essere incrementati e non ridimensionati ».
Per l’Abruzzo, in particolare, hanno fatto notare sempre i sindacati, si passerebbe, per il Sociale, «da un fondo di 6.900.000 euro a 2.200.000 euro ». Nel mirino dei sindacati, nell’incontro presentato dal palco da Carmine Ranieri, della segreteria regionale della Cgil - al quale hanno partecipato, fra gli altri, anche il segretario generale regionale della Cgil, Sandro Del Fattore, Maurizio Spina, segretario di Abruzzo e Molise della Cisl, e Michele Lombardo, segretario regionale della Uil – sono finiti anche i Piani di zona. «Verranno ridimensionati i finanziamenti complessivi di 4 milioni e mezzo di euro», hanno messo in evidenza, «mentre gli incentivi per la gestione associata si ridurranno a circa 120.000 euro». Una ricaduta, tuttavia, per quanto riguarda le minori risorse, che inciderà, dicono i sindacati, sui servizi sanitari. Per Stefano Di Domizio, della Cgil-Funzione pubblica, «nell’ospedale civile di Pescara non c’è un numero sufficiente di infermieri, come pure capita», ha aggiunto, «che manchino i campanelli per chiamare nelle corsie». Disagi che possono colpire la popolazione meno abbiente. «In un momento come questo», è intervenuto Spina, «non si possono lasciare indietro i cittadini in difficoltà. Così, le risorse sono insufficienti per un minimo di tutela».
Dal palco, poi, si è fatta sentire anche la lavoratrice della cooperativa Samidad, che gestisce i servizi sociali nella Val Pescara. «I nostri», ha ricordato, «sono stati anni e anni di lavoro al limite dell’impossibile. A partire dai contratti, che da full time, sono finiti in part time ». Per Ferrante ci sono migliaia di abruzzesi che, a causa dei ticket, e per le liste di attesa, rinunciano a curarsi: «Ci devono spiegare perché per curarsi ci si deve indebitare. Non è possibile che chi ha la possibilità di farlo», ha continuato il rappresentante di Carrozzine determinate, «sia curato meglio e prima degli altri. Dovrebbe essere il contrario».

L’assessore: «Il governo dovrebbe ripensarci. Se non sarà così, scenderò in piazza anche io»

«I tagli previsti sono relativi al Fondo nazionale perché la Regione Abruzzo non ha tagliato i fondi per il Piano sociale». L’assessore regionale alle Politiche sociali Marinella Sclocco interviene così a seguito della manifestazione di ieri organizzata da Cgil, Cisl e Uil. «I tagli proposti dal Governo ridurrebbero del 50% la quota sociale destinata all'Abruzzo, pari circa a 6 milioni di euro. Tutti gli assessori regionali al sociale – chiarisce la Sclocco – stanno lavorando insieme dal primo febbraio, nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni,affinché questi tagli siano scongiurati». L’assessore fa notare che le dichiarazionirilasciate venerdì dal ministro Poletti nel corso dell'incontro con gli assessori alle Politiche sociali delle Regioni e con una delegazione dell'Anci «dimostrano l’impegno a reperire, nelle prossime settimane, le risorse per riportare la dotazione del Fondo nazionale per le politiche sociali all'ammontare precedente alla riduzione». «Se non ci sarà decreto in tal senso», conclude la Sclocco – scenderò in piazza accanto ai sindacati, alle associazioni e ai cittadini».

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