Alitalia si prepara all'arrivo dei commissari che piloteranno la compagnia per i prossimi mesi. Martedì si riunirà l'assemblea dei soci chiamata a formalizzare la richiesta di accesso all'amministrazione straordinaria. Il Governo ha già pronto il decreto che istituisce la procedura e nomina i commissari che dovranno traghettare la compagnia fino alla vendita. È ormai sicuro il nome di Luigi Gubitosi, che dovrebbe essere affiancato da Enrico Laghi e forse da un terzo nome, probabilmente un tecnico. Il 'mandato' dei commissari, stando a quanto dichiarato in questi giorni da vari esponenti di Governo, è quello di ripulire l'azienda, salvaguardando i posti di lavoro, e di accompagnarla verso la vendita evitando però lo spezzatino. Lo scenario più probabile è che si cerchi di prolungare il commissariamento, forse anche con un secondo prestito ponte, fino alle elezioni. Intanto con l'arrivo dei commissari, l'attuale management decadrà insieme agli organi sociali. Ma l'a.d. Cramer Ball non se ne andrà con una buonuscita milionaria, come suggerito da indiscrezioni di stampa: un' «illazione totalmente priva di fondamento», la definisce l'azienda, che smentisce anche indiscrezioni su prezzi di favore nella vendita degli slot di Londra ad Etihad. I dipendenti invece dovranno andare ad iscriversi al Tribunale fallimentare diventando creditori privilegiati della compagnia. Con la nomina dei commissari, inoltre, tutti i crediti vantati fino a quel momento nei confronti della compagnia vengono congelati: questo comporta, non solo conseguenze in busta paga per i dipendenti, ma anche di provocare ricadute sulle aziende che lavorano con Alitalia, come quelle di handling. L'azienda intanto torna a rassicurare i viaggiatori, escludendo impatti sull'operatività dei voli. Sul tavolo del Governo è invece ancora aperta la discussione sull'ammontare del prestito ponte.