SULMONA Un ricorso al Tar contro la chiusura già stabilita della Polfer. Tenta il tutto per tutto il Coisp (sindacato autonomo di polizia) che lancia un appello alle istituzioni sulmonesi a promuovere un ricorso alla giustizia amministrativa contro il decreto di chiusura della Polfer, o in alternativa a trovare un avvocato che si occupi del caso, da pagare tramite raccolta fondi. «Lanciamo un appello agli amministratori di Sulmona affinché valutino la possibilità di sottoporre al vaglio dell'autorità amministrativa il decreto del capo della Polizia sulla chiusura della Polfer in quanto, a parere nostro, è carente di motivazioni», spiegano Kristian Serafini e Santino Li Calzi del Coisp. «In alternativa, non avendo risorse per sostenere un ricorso al Tar, ricerchiamo un legale per studiare la fattibilità e la fondatezza di un ricorso al Tar per poi lanciare una raccolta fondi a sostegno della causa». Il Coisp, nei mesi scorsi, ha organizzato iniziative e manifestazioni di protesta e una raccolta firme e una petizione on line con cui sono state raccolte più di 2mila firme. Molti gli appelli alle istituzioni per scongiurare la chiusura del secondo scalo ferroviario della regione, situato in un punto strategico del Centro Italia. La stazione ferroviaria di Sulmona, con all'attivo il polo manutentivo (l'unico in Regione) e un deposito di rame, è centro d'eccellenza sotto il profilo delle competenze e sotto il profilo gestionale, con 70 lavoratori. Ben 65 sono i treni in servizio giornaliero. 400 le autovetture tra pendolari e personale delle Ferrovie dello Stato. Negli ultimi cinque anni sono state identificate 4208 persone (di cui molti detenuti in uscita con permesso premio dal carcere di Sulmona), sono state effettuate 279 scorte ai treni viaggiatori, rilevate 92 contravvenzioni al codice della strada, sono stati denunciati 70 delitti in ambito ferroviario e 7 fuori, sono state controllate 72 autovetture, denunciate in stato di arresto 8 persone, e 17 in stato di libertà, sequestrati circa 300 chili di rame rubato e rintracciati 10 minori. Negli anni il personale è sceso da 5 a 2.