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Data: 02/05/2017
Testata giornalistica: Corriere della Sera
Primo maggio, scontri a Torino. Mattarella: «Inaccettabile l’esclusione dei giovani dal mondo del lavoro»

I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo hanno aperto le celebrazioni del Primo Maggio con la deposizione di una corona al cimitero di Piana degli Albanesi (Palermo) dove sono sepolte le vittime dell’eccidio di Portella della Ginestra, nei 70 anni dalla strage. Davanti alla cappellina dove sono state raccolte le vittime dell’eccidio una piccola folla di amministratori, sindacalisti e cittadini ha partecipato a un breve momento di preghiera guidato dal vescovo di Piana. Poi sono stati letti i nomi delle vittime e un carabiniere ha suonato con la tromba «Il silenzio». Poco dopo è partito il corteo verso la Casa del Partigiano. In testa al corteo c’è anche la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi che sulla strage ancora senza colpevoli ha detto: «Tutto quello che abbiamo in nostro possesso l’abbiamo reso pubblico. Se sono necessari ulteriori approfondimenti li faremo in direzione di questo processo per fare verità».

Mattarella: lavoro una priorità

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto al Quirinale in occasione della celebrazione della festa del lavoro: «Il lavoro è strettamente legato alla democrazia e al suo sviluppo. Laddove la struttura produttiva e sociale non è più in grado di assicurare quelle condizioni che sorreggono i nostri diritti di cittadinanza, allora la crisi rischia di contagiare le stesse istituzioni rappresentative. Non è accettabile che molti nostri giovani vengano esclusi proprio quando le loro attitudini e i loro linguaggi sono più congeniali alle nuove competenze tecniche. La nostra comunità non può accettare che non potrà sopportare a lungo dei lavoratori attivi in Italia restino percentuale bassa, e che la disoccupazione giovanile, particolarmente nel Meridione, raggiunga picchi così alti. Tutti dobbiamo sentire il compito di fare di più.

I bassi tassi di occupazione incidono sulla coesione dell’intero sistema, ostacolando il percorso di sviluppo sostenibile. E’ indispensabile che le istituzioni riescano a governare i processi ed evitino conseguenze in termini di riduzione del lavoro, di compressione dei salari e, dunque, di ulteriori diseguaglianze». Durante la celebrazione al Quirinale ha parlato anche Antonio D’Amato, Presidente della Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro: «La Festa del Lavoro è non solo l’occasione per onorare uno dei valori fondanti della nostra Costituzione e della nostra Repubblica, ma è soprattutto l’opportunità per riaffermare la centralità del lavoro nelle scelte di politica economica, sociale ed istituzionale del Paese».

Tensioni a Torino

Mentre a Portella della Ginestra i sindacati celebrano la festa dei lavoratori a Torino ci sono state tensioni tra manifestanti e forse dell’ordine con il lancio di uovo al corteo del Primo Maggio contro le forze dell’ordine, che hanno impedito ad una cinquantina di manifestanti dei centri sociali l’accesso a piazza San Carlo dove sono previste le orazioni ufficiali dei sindacati. La polizia è stata costretta ad effettuare alcune cariche di alleggerimento. I centri sociali hanno sfilato al fondo del corteo, dietro uno striscione con la scritta «Poletti infame» e un furgone con la bandiera No Tav. Tre manifestanti sono stati fermati dalla polizia: portati in questura e identificati, sono stati denunciati per resistenza. Un passante è rimasto ferito, forse cadendo nel tentativo di allontanarsi dal punto degli scontri.

Camusso: si fa troppo poco per lavoro e giovani

Susanna Camusso , leader della Cgil a Portella ha ricordato la strage: « Oggi questa giornata serve per rimettere in cima il lavoro e la dignità delle persone e per sottolineare che ben poco si fa per creare lavoro e prospettive per i giovani ». La segretaria della Cgil invita a «immaginare delle politiche per rilanciare il lavoro, per dare una risposta alla disoccupazione, in particolare alla disoccupazione giovanile». Camusso invita «a smetterla con politiche che hanno continuato a immaginare che sono le regole che cambiano il mondo del lavoro, invece il grande tema è come si crea il lavoro, come si fa un piano straordinario, come si trovano le risorse, a partire dal fatto che in questa lunga stagione di crisi in pochi si sono arricchiti e molti hanno visto invece impoverire la loro condizione». Camusso denuncia anche il divario Nord-Sud sempre più evidente. La ricorrenza del Primo Maggio è stata anche l’occasione per Mdp, il movimento dei bersaniani che hanno lasciato il Pd, di lanciare la loro «campagna di adesione»: lo hanno fatto con una iniziativa tenutasi a marina di Ravenna da Roberto Speranza e Arturo Scotto.

Furlan: lavoro, lavoro, lavoro

«Il messaggio di oggi deve essere lavoro, lavoro, lavoro». Così Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl «Siamo qui contro le mafie, siamo qua per mettere al centro del dialogo sul futuro il tema dell’occupazione dei nostri giovani che non trovano lavoro e sono costretti ad abbandonare il nostro Paese. Abbiamo bisogno delle loro intelligenze per proiettarci nel domani»

Bargallo della Uil: primo maggio di impegno e non di festa

Carmelo Bargallo, segretario generale della Uil: «È un primo maggio di impegno e non di festa perché c’è poco da festeggiare. Siamo qui per rivendicare l’opportunità di far riprendere l’economia del Paese mettendo al centro del dialogo l’articolo 1 della Costituzione, cioè che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro. E vediamo di non affondarla sul lavoro».

L’eccidio

Ricorrono i settanta anni dalla strage di Portella della Ginestra. Il Primo maggio 1947 una folla di lavoratori, donne, bambini e anziani fu bersagliata dalle raffiche di mitra della banda di Salvatore Giuliano, mentre ascoltava il discorso di alcuni dirigenti del Pci in occasione della Festa dei lavoratori. Furono undici le persone uccise (a cui aggiungiamo le morti avvenute successivamente), più di sessanta i feriti.

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