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Pescara, 24/07/2024
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Data: 03/05/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
M5S: basta dare piazze al sindacato. L'affondo dopo gli scontri di Torino «Non vogliamo scioglierli (i sindacati, ndr) ma è chiaro che non rappresentano e non tutelano più i lavoratori»

ROMA La simulazione di un incidente macabro con due fantocci travestiti da poliziotti e poi, due giorni dopo, durante il corteo del Primo maggio a Torino, gli scontri tra reparti mobili delle forze dell'ordine e centri sociali, tra cui attivisti armati di bastoni, pietre e ombrelli.
In entrambi gli episodi c'erano di mezzo, o comunque erano presenti, consiglieri torinesi del M5S. Una di loro, Daniela Albano, ha sferrato un attacco ai sindacati confederali, «la Triplice» (copyright di Grillo prima e del deputato M5S Claudio Cominardi poi), molto eloquente: «Non dobbiamo più concedere la piazza ai sindacati», colpevoli secondo lei di preferire «come ogni primo maggio parlare ad una piazza vuota piuttosto che ricevere qualche contestazione».
«Una compagna che ha sbagliato» si è affrettato a dire ieri qualcuno. Ma la piazza vuota di cui parla la consigliera fa il paio con le considerazioni già espresse dai parlamentari M5S della commissione Lavoro che sognano una disintermediazione delle relazioni tra aziende e impiegati: «Non vogliamo scioglierli (i sindacati, ndr) ma è chiaro che non rappresentano e non tutelano più i lavoratori». A ogni modo si tratta di due situazioni ad altissimo tasso di imbarazzo per la sindaca Chiara Appendino che solo oggi pomeriggio riferirà in consiglio comunale il suo punto di vista che si può tradurre in una parola, la sua preferita, «istituzionale». Le notizie degli scontri l'hanno infatti turbata. Lei stessa ha subito in passato le contestazioni di quel centro sociale durante una seduta consiliare.
RUSPE Appendino, in modo molto vago, durante la campagna elettorale quando su Raitre le avevano chiesto se avesse chiuso quegli spazi rispose così: «Non sono in grado di dire adesso se entrerò con le ruspe. Ritengo serva un confronto».
Il bilancio della manifestazione del Primo maggio è di tre persone fermate, tra cui due minori che saranno denunciati per resistenza e porto di oggetti atti ad offendere. A livello politico è scoppiata la polemica tra il M5S che accusa le forze dell'ordine - «pessima gestione della piazza» - e il Pd che attacca i pentastellati per la «connivenza con l'antagonismo». In una nota congiunta il gruppo di maggioranza M5S ha stigmatizzato le cariche della polizia: «Chiudere la piazza - si legge - e non consentire a qualcuno di poter manifestare il dissenso, crea tensioni inutili che minano il processo democratico». Il senatore Pd Stefano Esposito chiede conto direttamente alla prima cittadina: «Appendino con chi stai?»
I centri sociali hanno lanciato un messaggio preciso ai loro consiglieri M5S di riferimento: «A quella parte di essi che non ha l'ansia degli equilibri istituzionali chiediamo di fare ancora uno sforzo e non demordere di fronte ai tentativi in atto da parte della Questura per smorzare i toni».
Gelo totale da parte dei sindacati verso la consigliera Daniela Albano: «Vietare le piazze: pericolosa concezione della democrazia e ignoranza delle tradizioni della città che dovrebbe rappresentare. Ovviamente, Cgil, Cisl e Uil continueranno a manifestare, ogni qual volta riterranno giusto farlo».

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