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Pescara, 24/11/2024
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Data: 04/05/2017
Testata giornalistica: Il Centro
I crediti della TUA. Dieci milioni non riscossi. E rischia di perderne otto. Grandi imprese, società sportive, partiti: ecco i debitori dell’azienda regionale. Il presidente Tonelli «Nessuno sconto, i soldi saranno recuperati» Domenico Pettinari (M5s) «Quadro allarmante, la Corte dei Conti valuti danni erariali» (l'articolo in pdf)

PESCARA Ci sono le grandi imprese, come Trenitalia e Pilkington. Ma anche le società sportive, a cominciare dal Pescara calcio. Non mancano neppure i partiti e i movimenti politici, da Forza Italia al Popolo della libertà. Sono alcuni dei nomi che compaiono nell'elenco dei debitori della Tua, la società unica di trasporto abruzzese. Un elenco lungo e articolato. Il cui saldo, stando alle 32 pagine del prospetto dettagliato dei crediti verso i clienti vantati dalla partecipata regionale e che Il Centro ha potuto visionare, supera la ragguardevole cifra di 10 milioni di euro. Tesoretto dimenticato. Per la precisione, alla data del 30 novembre 2016, la Tua vantava crediti per 10 milioni 675 mila 598 euro.
A fronte dei quali, però, anche alla luce della mancata riscossione, in alcuni casi protrattasi per anni, l'azienda ha attivato il fondo di svalutazione per 7 milioni 952 mila 338 euro. La cifra cioè destinata a coprire futuri stralci di crediti che dovessero diventare definitivamente inesigibili. Come già accaduto per una parte di crediti ormai persa. Si tratta dei 68 mila 465 euro stralciati che, con il passare degli anni, sono diventati inesigibili. E' successo, per esempio, ai 2.640 euro che dal 2011 avrebbe dovuto corrispondere alla Tua un centro anziani di un paesino dell'Aquilano. Credito al quale, alla fine, la partecipata regionale ha dovuto rinunciare definitivamente. Con una curiosa motivazione, riportata nello stesso prospetto: «Contestato e mancanza di contratto scritto, aggravio costi non giustificato da concrete possibilità di recupero». Recupero e rivalsa. Insomma, una bella gatta da pelare per il nuovo presidente della Tua, Tullio Tonelli, approdato al vertice della partecipata regionale il 19 febbraio scorso, dopo 44 anni di servizio alla Gtm, la società di trasporto urbano pescarese, poi confluita nella Tua attraverso l'incorporazione in Arpa.
Sentito dal Centro, Tonelli promette un cambio di passo sul fronte del recupero crediti. E per quelli nel frattempo sono diventati inesigibili? «Ci saranno provvedimenti verso chi ha trascurato interventi a suo tempo», promette il presidente (vedi intervista a destra). Ma quali sono i principali debitori della Tua e di che cifre stiamo parlando? Debiti contestati. La Pilkington, l'azienda di San Salvo, in provincia di Chieti, specializzata nella produzione di vetro per l'edilizia e il settore dell'automobile, stando al prospetto della Tua, dal 15 gennaio 2011 deve alla società di trasporto regionale 71 mila 960 euro per «utilizzo e manutenzione infrastruttura». Sentita dal Centro, tuttavia, la Pilkington fa sapere che «quella cifra non era dovuta, come peraltro dimostra il fatto che dal 2011 ad oggi nessuno dalla Tua ne ha mai richiesto il pagamento».
Poi c'è Trenitalia, l'azienda partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato, che, sempre secondo il tabulato dei debitori della partecipata regionale, alla data del 30 novembre 2016 risultava debitrice verso la società di trasporto regionale per 387 mila 740 euro. Ma, fanno sapere dalla sede abruzzese, «questa cifra non riguarda il trasporto regionale di Trenitalia, ma attività legate al trasporto delle merci». Diamoci un calcio. Non mancano neppure le società sportive. Il Pescara calcio, per esempio, deve alla Tua 271 mila 262 euro, cifra accumulata per una serie di noleggi autobus tra il 2014 e il 2016 e poi svalutata di 50 mila 660 euro. Il presidente, Daniele Sebastiani, ha fatto sapere che il club ha concordato un piano di rientro (a rate) del debito (vedi pezzo in alto a destra). Giochi pericolosi. Tra i debitori della Tua, al 30 novembre 2016, ci sono anche i comitati dei grandi eventi sportivi in Abruzzo, ormai commissariati: il Comitato organizzatore di Chieti 2007 (basket) per 143 mila euro, il Comitato dei Giochi del Mediterraneo Pescara 2009 (276 mila euro) e l'Eurobasket Women 2007 di Chieti (altri 13 mila).
Pubblicità. Tra le aziende citate nell'elenco dei crediti non riscossi della Tua, ci sono poi le agenzie pubblicitarie: la Igp Decaux di Milano conferma la cifra (210 mila 118 euro), ma sottolinea che è stata già pagata in due parti, l'ultima il 30 aprile scorso. Un'altra agenzia, la Ingiro srl di Notaresco, che in base al prospetto deve 415 mila 822 euro, fa sapere che la somma è stata contestata e che è in corso un giudizio. Due partiti. Forza Italia e Popolo della libertà sono, invece, i movimenti politici che figurano nell'elenco dei debitori della Tua. Anche se per piccole somme: 750 euro per un noleggio bus del 2013 nel caso di FI e 1.460 euro - con l'indicazione «fatture sollecitate» - a carico del Pdl. «Forza Italia e il Pdl sono due soggetti diversi», spiega al Centro il coordinatore azzurro Nazario Pagano -. FI è nata nel 1994, è stata chiusa nel 2008 e posta in liquidazione con la nascita del Pdl. Alla fine del 2013, con la chiusura dell'esperienza politica del Pdl, è rinata Forza Italia. Ma con un'altra organizzazione e con un'altra partiva Iva e con nuovi coordinatori. E da quando ci sono io, sempre parco e sobrio, ogni spesa è stata saldata regolarmente: per il pregresso, se la Tua si rivolgerà ai liquidatori qualcosa otterrà»

«Nessuno sconto, i soldi saranno recuperati». Intervista al presidente della Tua, Tonelli: già partiti i solleciti di pagamento. I dipendenti che hanno sbagliato saranno sottoposti a procedimenti disciplinari

Si è insediato negli uffici della Tua in via San Luigi Orione, a Pescara, il 19 febbraio scorso e quel buco da 10 milioni di euro l’ha scoperto quasi subito. E per Tullio Tonelli, 74 anni, una lunga esperienza nel trasporto pubblico abruzzese con 44 anni di servizio alla Gtm e impegnato anche nel risanamento del bilancio Sangritana tra il 1989 e il 1990, in fondo non deve essere stata neanche una grande sorpresa. «Sono partite le lettere per pretendere i pagamenti, poi, si vedrà», dice il presidente che da due mesi ha preso il posto del rettore dell’università di Teramo Luciano D’Amico. Ma è lungo il rapporto sui crediti non riscossi e certezze sugli incassi, finora, non ci sono. Tonelli, non appena si è insediato ha scoperto 10 milioni di crediti non riscossi: che effetto le ha fatto? «Sicuramente, in passato, c’è stata trascuratezza. È vero che c’è stata la fusione tra le aziende regionali di trasporto e che c’è stato un periodo di trambusto, chiamiamolo così, ma le procedure ordinarie non possono non essere eseguite: devono andare avanti a prescindere». Quindi, all’epoca della Gtm, dell’Arpa e della Sangritana, ci sono stati errori? «Se qualcuno ha omesso interventi arriveranno di sicuro provvedimenti disciplinari. Non passerò sopra a niente e a nessuno perché la Tua è un’azienda pubblica che ha l’obbligo di funzionare. Mi sembra indubbio che ci sia stata superficialità ma una cosa è la trascuratezza altra è la malafede. Adesso, vediamo come andranno i pagamenti e quanto incasseremo, poi, per i crediti che nel frattempo sono diventati inesigibili, ci saranno provvedimenti verso chi ha trascurato interventi a suo tempo». Oltre dieci milioni di crediti non riscossi, ma svalutati di quasi otto: da questa storia, la Tua, e quindi la Regione, ci ha già rimesso? «La svalutazione è una manovra tecnica che non annulla i crediti. Seguiremo tutte le pratiche perché non si può occultare la cattiva diligenza nella procedura seguita finora. Ora stiamo completando la ricognizione: voglio vederci chiaro». Tanti crediti riguardano le aziende di pubblicità, perché? «Sono partite le lettere anche verso queste imprese e sono tanti i crediti che recupereremo ». Tanti altri, invece, riguardano i grandi eventi sportivi che si sono tenuti in Abruzzo: qualcuno alla fine pagherà? «La regola è sempre la stessa indipendentemente da chi abbia usufruito dei nostri servizi. Non ci saranno favori per nessuno, questo è poco ma sicuro. I solleciti? Li abbiamo inviati anche a questi enti». Ma c’è davvero speranza? «Sono partite le lettere per chiedere che i debiti vengano saldati e andremo fino in fondo: è un dovere. Tutti i crediti recuperabili, saranno recuperati con ogni azione legale possibile ma bisogna considerare che, nell’elenco, ci sono anche situazioni particolari come i crediti tra le vecchie aziende di trasporto che poi si sono fuse nella Tua e che quindi si annullano».

Che cos'è la Tua, l'azienda di trasporto pubblico regionale

Tua è l'azienda di trasporto pubblico locale nata dalla fusione per incorporazione in Arpa spa, Autolinee regionali pubbliche abruzzesi, di Fas spa, Ferrovia adriatico sangritana di Lanciano, e di Gtm spa, Gestione trasporti metropolitani di Pescara.Stando ai dati illustrati sul sito istituzionale, la Tua gestisce l'80% del servizio abruzzese di trasporto pubblico di persone e opera nel territorio regionale con due divisioni: quella dei servizi ferroviari, con sede a Lanciano, che comprende la rete di trasporto merci e di persone gestita dalla Fas prima della fusione, e quella dei servizi autolinee, con depositi a Pescara, (servizi urbani), Lanciano, Chieti, Pescara, L'Aquila, Teramo, Giulianova, Vasto, Avezzano, Sulmona (servizi extraurbani).Tua, spiega ancora la sezine «chi siamo» del sito internet ufficiale, può essere annoverata tra le realtà più importanti del Tpl (Trasporto pubblico locale, ndr) nazionale perché presenta numeri e dati aziendali consistenti. Al momento della nascita l' azienda disponeva di una flotta di 895 autobus, 16 treni a trazione elettrica per il trasporto di persone e 16 locomotive per il trasporto merci. I mezzi Tua percorrono annualmente su strada oltre trentasei milioni di chilometri, con un organico di oltre 1.600 addetti in grado di offrire servizi sia in ambito urbano che extraurbano. Su rotaia, invece, Tua percorre annualmente oltre 970 mila chilometri servendo circa un milione di passeggeri, ai quali si aggiungono 250 mila chilometri l'anno di trasporto merci. «Tali risultati portano a sviluppare un valore della produzione pari a 142 milioni 100 mila euro - aggiunge il sito internet - dei quali trentasei milioni derivanti dalla vendita di titoli di viaggio.

L'INTERVISTA/ Domenico Pettinari (M5s) «Quadro allarmante, la Corte dei Conti valuti danni erariali»

PESCARA«Un quadro allarmante». La fotografia scattata dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Domenico Pettinari, è una premessa che porta dritto alla conclusione: «Chiederò alla Procura Regionale della Corte dei Conti di verificare eventuali responsabilità erariali». Nel mirino dell'esponente M5S è finita la Tua, la Società unica abruzzese di trasporto. E, in particolare, quella massa di crediti non riscossi per circa 10 milioni di euro che la partecipata regionale vanta nei confronti di un esercito di debitori morosi ai quali ha affittato, negli anni, immobili di sua proprietà o prestato servizi di noleggio autobus. Una situazione di estrema gravità, secondo Pettinari, anche tenuto conto che «il trasporto pubblico è la seconda voce di bilancio ragionale dopo la sanità», sottolinea il consigliere. Cosa intende quando parla di "quadro allarmante" riferendosi alla Tua?«In questi due anni e mezzo di legislatura ho avuto modo di verificare i tanti disservizi del trasporto pubblico regionale. Ho effettuato diverse visite ispettive nelle officine, nei depositi, sui mezzi. Quello che è venuto fuori è un quadro allarmante. Autobus che spesso si guastano lasciando gli utenti a piedi. Mezzi che escono con le spie rosse accese. Emettitrici di biglietti a bordo che non funzionano causa principale della grande evasione tariffaria. Paline luminose istallate alle fermate che dovrebbero servire ad indicare l'orario di arrivo del mezzo che non danno segni di vita».E a quale conclusione è arrivato?«Questi disservizi non sono giustificabili soprattutto se andiamo ad analizzare le voci di bilancio di Tua». Analisi che ovviamente lei ha fatto...«Sì, anche se non è stato semplice. Ho effettuato diversi accessi agli atti per conoscere nel dettaglio i nominativi dei clienti debitori di Tua. Non ho avuto subito riscontro dall'azienda ed ho dovuto esercitare a pieno i miei poteri di sindacato ispettivo fino a diffidare l'azienda. Solo allora mi sono stati forniti i dati dei cosiddetti crediti verso i clienti».Cosiddetti in che senso?«E' allucinante che Tua vanti crediti per 10 milioni di euro nei confronti dei clienti. Alcuni sono crediti anche molto vecchi che risalgono a diversi anni fa. Ho chiesto di conoscere nel dettaglio il motivo del mancato incasso. Voglio sapere se l'azienda ha sempre adottato ogni misura legale utile per il recupero del credito o se si sono lasciati per anni così con semplici richieste bonarie». E qual è stata la risposta?«Non ho avuto ancora risposta specifica. Pretendo di conoscere se per ognuno dei clienti sia stata attivata una pratica legale di recupero del credito. Se siano stati emessi decreti ingiuntivi e se si sia proceduto a recupero forzoso. Anche perché parliamo di ditte, società, persone fisiche che hanno noleggiato pullman e non hanno pagato. Parliamo di chi si è servito dell'agenzia per acquistare biglietti aerei e non ha pagato. C'è chi ha addirittura beneficiato di biglietti aerei e hotel e non ha pagato. Davanti a tutto ciò una domanda mi sorge spontanea». Quale?«Ma un cittadino singolo o un gruppo di cittadini che noleggiano un pullman devono necessariamente pagare anche in anticipo altrimenti non ti effettuato il servizio. E allora com'è possibile che società, ditte e associazioni sportive negli anni abbiano noleggiato pullman pubblici senza pagare un euro? Com'è possibile acquistare dei biglietti aerei e non pagarli? Ogni volta che io mi sono recato ad una agenzia di viaggi privata ho dovuto sempre pagare i biglietti e come me i tanti cittadini che hanno usufruito di tale servizio».E adesso cosa conta di fare?«Considerato che l'azienda Tua ha grandi difficoltà economiche legate anche ai tagli lineari effettuati dal governo centrale, tagli che hanno prodotto un aumento tariffario del 15% a fronte di tagli dei chilometri di percorrenza pari al 5% - quindi minori servizi e maggiori costi - chiederò nuovamente di conoscere, voce per voce, se siano state attivate le pratiche legali di recupero dei crediti. Inoltre, nei prossimi giorni, depositerò una segnalazione alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti chiedendo di verificare eventuali responsabilità erariali».


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