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Pescara, 24/11/2024
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Data: 04/05/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Bus, niente accordo: si va verso lo sciopero. Tempi di percorrenza e turni di lavoro, l’incontro tra Panoramica e sindacati non dà l’esito sperato

Autisti della Panoramica sul piede di guerra. L’incontro di due sere fa con l’azienda della famiglia Chiacchiaretta si è chiuso nel peggiore dei modi possibili. Le parti sono rimaste ognuno sulle proprie posizioni, con i sindacati che chiedono di cambiare tempi di percorrenza e turni estivi, e di rendere più sicuri fermate e capolinea, e con la proprietà che non ha intenzione di concedere quanto chiesto dagli autisti. Per l’azienda, così come viene riportato nel verbale dell’assemblea (alla quale non ha preso parte alcun rappresentante dell’amministrazione comunale) «i tempi di percorrenza sono congrui», di conseguenza l’azienda non può impegnarsi in alcuna verifica. I sindacati, invece, avrebbero voluto un controllo degli orari di marcia delle linee 3, 3 barrato, 7, 8, 9 e 10. All’incontro hanno preso parte i sindacati Fit Cisl, Ugl Trasporti e Faisa Cisal, rappresentati da Domenico Di Fabrizio, Nicola D’Angelo (rsa), Giuseppe Lupo, Gianluca Masciulli (rsa) e Davide Esposito. Per la società La Panoramica c’era Federica Ferraro. Vista l’impossibilità di arrivare a un accordo, la prima fase di quella che tecnicamente si chiama “procedura di raffreddamento” si è chiusa nella maniera più negativa possibile. Il codice delle relazioni sindacato- azienda prevede ora che si apra la seconda fase della procedura che offre una ulteriore chance per arrivare a una composizione della vertenza. La seconda fase, però, si tiene in prefettura. Entro cinque giorni il prefetto Antonio Corona dovrebbe convocare un nuovo incontro tra le parti. Arrivati a questo punto, però, appare difficile cercare una conciliazione ed evitare che si arrivi allo sciopero generale della sessantina di autisti che lavora per la società che gestisce il traporto pubblico in città. «Noi autisti non vorremmo mai arrivare allo sciopero, perché sappiamo bene quale tipo di disagio crea tra la nostra clientela», dice il segretario regionale della Ugl Trasporti, Lupo, «ma ci stiamo battendo per una esigenza di sicurezza per tutti. Se diciamo che i tempi di percorrenza non sono più idonei vuol dire che non vogliamo più essere costretti a correre, premendo sull’acceleratore, per rispettare quei tempi di marcia».

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