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Data: 05/05/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Corsa alle risorse del Masterplan. Borghi ospitali, è polemica: «Tollo c'è, gli altri comuni no»

PESCARA Emidio Primavera, il dirigente che coordina e sovrintende all'attuazione degli interventi previsti nel Masterplan, giura di non saperne nulla. Eppure Mauro Febbo, consigliere regionale dell'opposizione e che poche cose si fa sfuggire, insiste e conferma: «Sul progetto Borghi ospitali del Masterplan stanno facendo una sveltina», denuncia. Forte anche di una confidenza che gli avrebbe fatto ieri in consiglio regionale l'assessore Andrea Gerosolimo (Abruzzo civico): «Mi ha detto che interverrà lui con una lettera ufficiale, chiedendo di destinare quei fondi ai Comuni che veramente li meritano».La questione è scoppiata attorno a 4 dei 15,8 milioni di euro intercettati dalla giunta regionale e contenuti nella Scheda "Interventi di valorizzazione e sviluppo turistico strategico integrato e sostenibile". Secondo Febbo, che è anche presidente della commissione Vigilanza, sono stati fatti figli e figliastri fra i Comuni interessati a quelle risorse: «Una conduzione spartitoria legata ad esigenze partitiche più che a quelle reali e meritorie dei territori con i soliti e noti destinatari». Il consigliere di Fi si riferisce ad un protocollo d'intesa denominato "Borghi Ospitali-Una Strategia di Sviluppo dei centri storici" che interessa le aree interne del Basso Sangro Trigno, venti comuni capofila dei quali può essere il Comune di Tollo. «Non ho nulla contro Tollo, al quale ho dato nel passato sempre sostegno, ma qualcuno mi deve dire che cosa c'entra con le zone interne. E' a pochi chilometri dal mare e vicino ad Ortona. Inoltre», aggiunge Febbo, «vengono invitati a far parte di tale intesa solo 20 Comuni su 33 escludendo di fatto molte realtà importanti e storiche delle aree interne come Gamberale, il comune abruzzese situato a più alto livello sul mare, oltre mt 1400, Roccascalegna, Borrello, Quadri, Pizzoferrato e Villa Santa Maria, solo per citarne alcuni». «Mi auguro che la scelta illogica ed inopportuna non sia ricaduta sul Comune di Tollo per motivazioni di natalità e/o elettorali, per cui presenterò sia una interrogazione con risposta urgente che una convocazione della commissione di Vigilanza con la presenza dell'assessore regionale Gerosolimo e del Direttore generale Cristina Gerardis al fine di comprendere come verranno impiegati i 15 milioni e 800mila euro definiti dal Masterplan nel progetto specifico sulla valorizzazione dei centri storici».Febbo non fa il nome del personaggio a cui sarebbero legate le motivazioni di natalità e/o elettorali. A farlo ci pensa il sindaco di Tollo, Angelo Radica (Pd), che chiarisce anche altre cose: «I cittadini devono sapere che Mauro Febbo amico di partito dell'onorevole Fabrizio Di Stefano, che a sua volta è sostenitore e ispiratore ombra della lista Idea Comune, si schiera contro la possibilità che Tollo proponga un progetto di recupero del centro storico e quindi concorra liberamente ad intercettare circa 20.000 euro in quanto ha dato i natali a Silvio Paolucci (Pd). Strano modo di fare politica. E poi Febbo stranamente nomina solo il Comune di Tollo e nessuno degli altri 19 comuni partecipanti, perché? Noi abbiamo solo letto la scheda, ed elaborato e proposto un progetto articolato alla Regione in veste di capofila di 20 comuni. Null'altro».Una scheda che però non dev'essere passata all'organo tecnico che sovraordina a tutti gli interventi del Masterplan. «Non è stata presa alcune decisione, ci stiamo lavorando per stabilire i criteri degli interventi», ganatisce il responsabile Emidio Primavera. Intanto però la politica è avanti

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