Ormai l'imminente débâcle Alitalia dovrebbe focalizzare l'interesse dei politici sulle tante aziende di trasporto locale che sopravvivono solo grazie a contributi pubblici. Nei confronti di queste realtà si dovrebbe attuare un piano straordinario di risanamento volto a rendere il loro passivo accettabile. Scendendo nel particolare della nostra Regione: la neonata TUA ricava dalla vendita dei biglietti solo il 10 per cento del fatturato (dovrebbe ricavarne il 36 per cento), il resto del bilancio viene ripianato grazie a contributi pubblici. Continua a puntare sul lungo raggio con indici di riempimento insignificanti (corse Martinsicuro-Roma, Pescara-Roma) mentre dovrebbe focalizzare il proprio "core business" sul medio e corto raggio. Infatti dopo la liberalizzazione del mercato del 2013 non riesce a sostenere la concorrenza di altre società di bus (da Giulianova a Roma viene richiesto un prezzo unico superiore a 19 euro contro 1 euro, 5 euro o al massimo 15 euro della concorrenza). Al contrario dopo le ore 21 non esistono collegamenti da Giulianova a Pescara e, men che meno, da Giulianova a San Benedetto del Tronto. Per una regione che vuole puntare sul turismo non è il massimo.

Antonio Bovenzi