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Pescara, 24/11/2024
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Data: 08/05/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Crisi in Comune - Brucchi: «No a soluzioni stiracchiate». Per il sindaco «si può continuare anche in 17, ma con convinzione. Chiedo chiarezza, governare male non ha senso»

TERAMO Lo scenario più probabile, a un giorno dalla riunione di domani pomeriggio nella sede della Dmp Electronics che metterà un punto fermo sulla crisi in Comune, è che il sindaco dimissionario Maurizio Brucchi recupererà una maggioranza a 17 consiglieri. Il rientro nei ranghi di Domenico Sbraccia appare difficile, anche se non si può escludere con certezza. Quanto al possibile recupero dei fuoriusciti storici, ovvero i due consiglieri di "Al centro per Teramo" e quello di Fdi-An Raimondo Micheli, il fatto che siano stati invitati da Brucchi all'incontro di domani vale praticamente zero (leggi articolo a fianco).Brucchi sa bene che il recupero di una maggioranza numericamente consistente è improbabile, e forse per questo il giorno prima del confronto decisivo lancia attraverso il Centro il seguente messaggio ai naviganti: «Il prosieguo di questa amministrazione non dev'essere una cosa stiracchiata, si può continuare anche in 17 ma solo se c'è la convinzione di farlo. Non mi rimetto in mezzo alla bagarre dalla quale mi sono tolto dimettendomi. Governare male non ha senso, si deve andare fino in fondo privilegiando il programma e quello che si deve fare per la città».Quanto alle condizioni dettate dai dissidenti per rientrare, il sindaco non le ritiene fondamentali né insormontabili. La sostituzione del presidente del consiglio Milton Di Sabatino, chiesta da Sbraccia, per Brucchi «non sta né in cielo né in terra, a meno che martedì tutti siano d'accordo su un altro nome». Il gruppo unico di maggioranza auspicato da Falasca «non so se si può fare tecnicamente, ma lo vedo come un coordinamento dei gruppi, un modo diverso di lavorare che può portare benefici». Il taglio degli assessori da nove a sei-sette sarebbe poco gradito ai leader politici Paolo Gatti e Paolo Tancredi, «ma entrambi», dice il sindaco, «hanno dato la propria disponibilità al sacrificio».Rispetto a questi aspetti ritenuti superabili, per Brucchi, «quello che più conta è la volontà di continuare. Martedì io chiederò chiarezza, la pretendo da tutti. E nessuno deve giocare al rialzo».Intanto, ieri sera, il primo cittadino ha ospitato nella sua casa di campagna di Colleminuccio i nove assessori di quella che quasi certamente sarà ricordata come la giunta più breve di sempre. «Era giusto avere un confronto anche con loro», chiosa Brucchi, «e ascoltare il loro pensiero sulla situazione, perché conta anche quello». Ma l'appuntamento decisivo è quello di domani.

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