Annullato lo sciopero della società dei trasporti Tua. La decisione è stata prese ieri mattina dopo l’incontro tra i sindacati e il consigliere regionale delegato ai trasporti Camillo D’Alessandro, al termine del quale è stato firmato un verbale d’accordo su risorse, investimenti, integrativo, biglietto unico e infrastrutture.
Per i sindacati c’erano Franco Rolandi (Filt Cgil), Alessandro Di Naccio (Fit-Cisl), Giuseppe Murinni (Uilt Uil) e Luciano Lizzi (Faisa Cisal).
RISORSE. Sulle risorse da garantire al settore, Regione e sindacati hanno deciso per gli anni 2018 e 2019 (quando dovrebbero svolgersi le gare per l’assegnazione del servizio) un intervento dai 3 ai 5 milioni in più rispetto allo stanziamento di 45 milioni già assegnato nel 2017. L’obiettivo è di rendere strutturale l’intervento, così come ha fatto lo Stato con il Fondo nazionale per il Tpl e la stessa Regione con il contratto di servizio firmato con Trenitalia fino a tutto il 2023. La copertura finanziaria sarà garantita da una variazione di bilancio.
INVESTIMENTI. Sui mezzi di trasporto si è deciso un investimento di 20 milioni per il 2017, le cui risorse, si legge nel documento «saranno disponibili entro 90 giorni dalla sottoscrizione dell’accordo». Questo fondo si aggiungerà a quello che deriverà dalla ripartizione del finanziamento di 500 milioni che il governo ha destinato al rinnovo del parco rotabile.
ACCORDO INTEGRATIVO. Raggiunta l’intesa anche sullo spinoso problema dell’accordo integrativo, fermo al 2014 per mancanza di copertura finanziaria. L’accordo, sottoscritto nel 2004, prevedeva il riconoscimento di 25 euro lordi per 14 mensilità da incrementare di anno in anno in funzione dell’indice di inflazione programmata. Regione e sindacati hanno stabilito di erogare in un’unica soluzione il corrispettivo del 2017, entro il 31 dicembre, nelle buste paga.
BIGLIETTO UNICO. Appare invece complessa la realizzazione del biglietto unito, che pure «rappresenta un obiettivo strategico da raggiungere». Si è quindi concordato che «il biglietto unico potrà far parte del capitolato della eventuale gara per l’affidamento dei servizi» (nel 2019), o «in alternativa, costituirà condizione imprescindibile per le eventuali proroghe di concessioni».
INFRASTRUTTURE. Infine per quanto riguarda il Prit (Piano regionale delle infrastrutture di trasporto), Regione e sindacati hanno convenuto di «verificare i vantaggi della scelta a favore del bacino unico regionale».