PESCARA Crolla il controsoffitto, nei locali della Polizia all'interno dell'aeroporto. Per fortuna quando i dipendenti non c'erano, perché altrimenti, a giudicare dalla pioggia di calcinacci piovuta su sedie e scrivanie, si potevano avere gravi conseguenze. A dare l'allarme sono stati gli stessi dipendenti che, lunedì mattina, nel rientrare al lavoro, sono riusciti a fatica ad aprire la porta dell'ufficio, trovando un pandemonio che ha fatto venire la pelle d'oca un po' a tutti, come denuncia Armando Foschi, dell'associazione "Pescara Mi piace". E proprio Foschi, ex consigliere comunale e portavoce provinciale di Fratelli d'Italia, punta il dito sulla mancata manutenzione dell'infrastruttura: «Il crollo del controsoffitto», scrive infatti Foschi, «pone degli inquietanti interrogativi sulle condizioni infrastrutturali del resto dell'aerostazione, e chiediamo a Saga di rendere noti i planning inerenti controlli e manutenzione del complesso, ordinari e straordinari. Inoltre chiediamo di sapere chi sia il responsabile della sicurezza all'interno dello scalo, e quali siano le condizioni in cui oggi è costretto a lavorare il personale della Saga». Replica secco il direttore della Saga, Luca Ciarlini: «Il crollo c'è stato ma è stato assolutamente casuale. Adesso stiamo cercando di capire le cause di quanto avvenuto, ma siamo già confortati dalla verifica fatta dai vigili del fuoco ai controsoffitti di tutti gli uffici, visto che non hanno riscontrato situazioni di pericolo. Noi comunque, come ci chiedono i vigili del fuoco, e come avremmo comunque fatto, approfondiremo e completeremo le verifiche». Quanto alla manutenzione, il direttore Saga ribadisce: «Abbiamo un piano di manutenzione di tutta l'infrastruttura che è un obbligo nei confronti di Enac. Ma oltre all'ordinario, facciamo anche la manutenzione straordinaria laddove si renda necessario. Non esiste che non facciamo manutenzione e che ci sono pericoli in aeroporto». Ma a detta ancora di Foschi, ci sono anche i disagi, da risolvere. «Disagi quotidiani». A cominciare da quelli registrati lo scorso 5 maggio: «L'aerostazione è andata in tilt», riferisce, «perché è saltata la rete Internet. L'emergenza è esplosa la mattina quando gli addetti ai voli si sono accorti di non poter navigare sulla rete internet aziendale, e quindi di non poter stampare i piani di volo, i bollettini meteorologici, e di dover fermare la biglietteria, oltre a non poter fare neanche le operazioni di check in per il primo volo per Torino. Per l'intera giornata il personale si è dovuto affidare al buon cuore dell'azienda Total, che ha una postazione in aerostazione per il rifornimento degli aerei, e che ha consentito all'ufficio operativo dell'aeroporto di utilizzare la propria rete per svolgere le normali mansioni, o mandare una mail di servizio o per fare il check-in. A questo punto», conclude Foschi in riferimento anche al crollo di due giorni fa, «riteniamo che la governance di Saga debba fornire più di una spiegazione alle istituzioni, e soprattutto alla città, sui disservizi che si stanno verificando con cadenza quasi quotidiana nello scalo, e che inevitabilmente si ripercuotono sull'immagine turistica della città e dell'Abruzzo intero».
Replica Ciarlini: «La rete Internet quel giorno ha avuto un problema sulla strada, e anzi siamo noi che abbiamo subito un danno. E comunque i sistemi informatici hanno proseguito regolarmente, perché ce ne sono diversi a seconda delle piattaforme, e a parte il volo per Torino abbiamo dato seguito alle procedure informatiche in maniera regolare. Nessun problema».