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Data: 10/05/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Pensioni, tarda il via libera all'Ape social. Poletti: «Presto troveremo la soluzione»

ROMA «Abbiamo detto che chi ha maturato il diritto al 1 maggio avrà la possibilità di utilizzarlo, quindi il fatto di avere una settimana in più o in meno non crea problemi». Il ministro del Welfare Giuliano Poletti garantisce che i decreti Ape, ancora in ritardo rispetto alla tabella di marcia, saranno firmati a giorni e ribadisce che la misura sarà retroattiva consentendo a chi, a inizio mese, aveva maturato i requisiti per l'anticipo pensionistico, di inoltrare la domanda all'Inps. Ma le parole del ministro del Welfare, pur importanti, non cambiano la sostanza delle cose. Perché la riforma continua a slittare? Fonti governative impegnate sul dossier minimizzano: si tratta solo di problemi tecnici legati alla necessità di recepire nei testi normativi i pareri del Consiglio di Stato.
LE INCOGNITEMa resta il fatto che il clima di incertezza può danneggiare il varo di un'operazione fortemente voluta da Palazzo Chigi, costringendo tra l'altro gli interessati a muoversi in tempi stretti visto che, al momento, il termine per la presentazione delle domande è fissato al 30 giugno prossimo. Sui meccanismi che renderanno possibile l'anticipo pensionistico, spiegano i tecnici, è già tutto deciso. La versione volontaria poggia sul prestito bancario riconosciuto ai lavoratori che non hanno ancora maturato i requisiti previsti per la pensione di vecchiaia, a patto che abbiano compiuto i 63 anni di età, siano in possesso di almeno 20 anni di contributi e siano distanti almeno 3 anni e 7 mesi dalla pensione. Inoltre, il trattamento maturato al momento della domanda deve essere di importo non inferiore a 1,4 volte il minimo che, nel 2017, ammonta a 70 euro. L'Ape volontario, dunque, non sarà calcolato in base alla futura pensione, ma all'importo di pensione maturato al momento della domanda. Il tetto massimo dell'assegno arriva al 90% della pensione calcolata al momento della domanda se l'anticipo è richiesto per meno di 12 mesi. Il limite scende all'85% se l'anticipo è relativo ad un periodo che va dal 12 ai 24 mesi, all'80% tra i 24 e i 36 mesi o al 75% se si chiede per più di 36 mesi. L'importo dell'Ape volontario sarà determinato al netto dell'Irpef dovuta solo per il reddito da pensione, compresa l'addizionale regionale ma esclusa quella comunale. Il governo ha definito nel dettaglio anche i meccanismi per determinare l'incidenza media della rata sulla pensione che sarà compresa, per ogni anni di anticipo, tra il 4 e il 4,5%. Sulla restituzione dell'Ape nei 20 anni successivi al pensionamento verrà applicata una detrazione nominale del 50% sui costi di interessi e assicurazione. Per quanto riguarda il Tasso annuo nominale dovrebbe essere fissato al 2,8%, più alto rispetto alle indicazioni dei mesi scorsi, mentre il costo della polizza dovrebbe essere pari al 32% del finanziamento. E' confermato che le banche potranno cartolarizzare i finanziamenti ed è stato stabilito che finirà a carico del pensionando anche una commissione (intorno all'1,6%) per l'accesso al Fondo di garanzia che deve intervenire in caso di revoca della pensione, di mancato pagamento delle rate e di altre eventualità.

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