Seppur con la morte nel cuore per la scomparsa dell'ex sindaco Pino Ciccantelli, cui è stato dedicato un minuto di silenzio, ieri sera il consiglio comunale di Pescara ha approvato con 15 voti favorevoli e 3 voti contrari, su 18 consiglieri presenti, l'accordo di programma tra Azienda per il diritto allo studio Chieti-Pescara, Comune di Pescara e Regione Abruzzo per il recupero dell'ex Ferrhotel di corso Vittorio Emanuele da adibire a residenza per studenti universitari. Una delibera approvata tempestivamente dall'assise civica, nonostante il lutto e i circa 100 emendamenti presentati dal Movimento 5 stelle e bocciati, a causa della scadenza fissata a sabato 13 maggio della ratifica dell'accordo di programma stesso: «Con l'approvazione del progetto definitivo portato in giunta - spiega Antonio Blasioli, assessore ai Lavori pubblici -, si è resa necessaria una conferenza di servizi e un nuovo accordo di programma con i soggetti pubblici citati. Ciò, prevedendo una variante urbanistica del piano regolatore, ha richiesto che dalla sottoscrizione dell'accordo il Consiglio ratificasse entro 30 giorni il provvedimento». Una variante al piano regolatore dovuta al fatto che oltre al recupero del già esistente ex Ferrhotel, un edificio di tre piani divenuto un monumento al degrado in pieno centro, alle sue spalle verrà edificata una nuova palazzina di cinque piani, per un'area d'intervento di 1.500 metri quadri comprensiva di bar, palestra e biblioteca: «Un edificio necessario - precisa Blasioli - per raggiungere un numero di posti letto superiore a 50, numero minimo previsto dal bando nazionale, che ci consentirà di portare a 66 la capienza. È un progetto fondamentale per la rinascita della zona che non cambierà, se non in meglio, il futuro dell'area di risulta». Area su cui la nuova palazzina insisterà, divisa dall'ex Ferrhotel da una piazza di circa 770 metri quadri. Il tutto per un importo totale di 5.400.000 euro, finanziato dallo Stato e corrispondente al valore stesso dell'immobile, che non ha convinto il Movimento 5 stelle: «Una somma - lamenta la consigliera Erika Alessandrini - che forse non basterà neanche per riqualificare metà dell'ex Ferrohotel e poi il progetto allontanerà 66 studenti dal polo universitario di viale Pindaro». L'opposizione di centro destra, pur concordando nel merito, ha invece denunciato una forzatura del regolamento: «La giunta - accusa Marcello Antonelli, capogruppo di Forza Italia - ha approvato un progetto in variante al piano regolatore sostituendosi al consiglio comunale».