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Data: 11/05/2017
Testata giornalistica: Il Messaggero
Verso le amministrative - Vincoli, sviluppo, fondi e Ctgs candidati alla prova Gran Sasso

Confronto all'americana promosso dall'associazione Anno Zero, ieri sullo sviluppo del Gran Sasso a palazzo Fibbioni. I candidati sindaco hanno risposto a cinque domande avendo 3 minuti per ciascuno. In premessa è stata definita disastrosa la gestione della montagna degli aquilani ed è stato chiesto a gran voce pertanto, l'impegno del futuro sindaco per il Gran Sasso. La domanda rompighiaccio ha riguardato lo sviluppo. «Il Gran Sasso non è fruibile perché non c'è sentieristica, non ci sono guide, punti di informazione. Lo sviluppo deve passare attraverso una grande rivoluzione finanziaria». Per Nicola Trifuoggi è fondamentale rispettare i vincoli ambientali. «Dobbiamo battere i pugni sul tavolo con l'Ente Parco - ha spiegato - affinché vengano riaperti i sentieri e sostituire le attrezzature inadeguate promuovendo inoltre una residenzialità diffusa. I soldi ci sono». Il pentastellato Righetti ha ribadito la necessità di una fruizione del Gran Sasso per tutto l'anno. Per rafforzare l'offerta turistica è necessario offrire servizi visto che «il turista è il miglior ambasciatore del mondo». Interventi sì, ma a basso impatto ambientale spendendo i fondi a disposizione. É necessario approvare il piano del Parco, eliminare detrattori ambientali. «Vanno bene i servizi aggiuntivi ha spiegato Pierluigi Biondi - ma bisogna capire cosa fare del Gran Sasso. Andrebbe fatto un piano di sviluppo a breve, medio e lungo termine per avere una visione». E' necessario invece puntare sui servizi, sulla rete e sulla qualità del territorio per Carla Cimoroni. Da proporre il modello delle audizioni pubbliche in cui sono i cittadini a scegliere la gestione della cosa pubblica. «L'ente parco non deve essere visto come un nemico». Infine Casapound ha esplicitato il suo obiettivo: «Far venire una famiglia sul Gran Sasso e farla divertire. É necessario dunque migliorare la mobilità agganciando il turismo cittadino a quello montano. Piscina calda? Un cinema? Perché no». Silveri ha rimarcato l'importanza di recuperare l'albergo di Campo Imperatore per la sua valenza storica. Inoltre, da realizzare impianti di innevamento artificiale.
La seconda domanda e la terza hanno riguardato il futuro del Centro turistico e la privatizzazione della gestione del Gran Sasso. Per Trifuoggi il gestore non ha dimostrato di essere all'altezza della situazione perciò va riorganizzato il Ctgs: «No all'innevamento artificiale che ucciderebbe il Gran Sasso». La gestione del Ctgs è stato un fallimento anche per il candidato 5 Stelle che ha proposto una gestione partecipata. Basta inoltre con le nomine politiche nelle Spa. «Non ci sono privati interessati ad investire ha sottolineato Biondi perché non si comprende quale sia la mission. Con una vision sarà possibile calibrare anche l'azione del pubblico e del privato. Alberghi e bar non possono essere gestiti dal pubblico». Secondo la Cimoroni invece «la vera sfida è mantenere la gestione del Ctgs al pubblico, ma senza fare clientela. La privatizzare sarebbe una resa». Per Pagliariccio il Centro turistico non può gestire tutto in piena sintonia con quanto detto con Biondi. «Bisogna capire cosa potranno gestire, in base alle modifiche della legge nazionale, le società partecipate ha spiegato Di Benedetto - Il piano di privatizzazione di Invitalia è ambizioso. Subito le Fontari, i sottoservizi, e la ristrutturazione degli Alberghi. Il piano d'area deve essere portato avanti senza indugio che può essere compatibile con i vincoli attraverso la compensazione». Silveri ha puntato il dito contro la Regione per aver apposto vincoli inoltre la spa non è stata affatto all'altezza. Meglio privatizzare.

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