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Pescara, 24/07/2024
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Data: 13/05/2017
Testata giornalistica: Il Centro
È morto l'imprenditore Liberatore. Cominciò a lavorare giovanissimo ai viadotti dell'autostrada 14 fondatore della società gestione trasporti

PESCARA Era riuscito a mettere su un'impresa tutta sua, un «piccolo impero» che si è fatto conoscere da nord a sud, nel paese. La Soget (Società Gestione Trasporti), nata nel 1985, è diventata una realtà affermata, «sana e onesta», proprio come l'aveva pensata e voluta Antonio Liberatore, morto ieri, a 78 anni, stroncato da una malattia che non gli ha lasciato scampo. Al suo fianco aveva i figli Nicola e Gabriele, cotitolari dell'azienda di via Fosso Cavone, che conta 40 dipendenti. Ai figli ha insegnato che «prima di fare una cosa bisogna pensarci bene. Poi, se decidi di farla, devi farla al meglio di stesso e, se puoi, meglio degli altri», ricorda Nicola parlando del padre. «Era una persona forte, un uomo determinato e combattivo che ha accolto la mia proposta di lasciare il suo lavoro e di creare un'azienda tutta nostra», dice sempre il figlio. Aveva cominciato a lavorare giovanissimo a Scafa, al cementificio, e lì comprò casa «pur guadagnando 17mila lire al mese. Poi ci trasferimmo a Pescara dove cominciò a lavorare da Pasquinelli, e lì è diventato un pilastro. Lui è stato uno di quelli che hanno costruito i viadotti dell'autostrada A14, il cementificio e l'Italsider, a Taranto». Con la gru ci faceva era un portento, «sembrava quasi ci facesse dei ricami», racconta entusiasta il figlio. «È entrato in quell'azienda come operaio generico ed è uscito da lì come direttore, quando gli dissi che era arrivato il momento di non lavorare più per altri ma di mettersi in proprio perché valeva molto e io avevo già un'esperienza del mondo imprenditoriale». Da quella sfida è nata la Soget trasporti, che lavora in campo internazionale e si occupa anche di rifiuti pericolosi, industriali, «un settore delicato». Ha coltivato anche la passione delle due ruote, quando Nicola ha abbandonato la bici, e ha fondato il gruppo sportivo Soget, organizzando delle maxi pedalate, addirittura la Pescara - Lourdes e la Pescara - Santiago de Compostela. In segno di gratitudine nei confronti di Padre Pio ha organizzato per molti anni un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, sempre in bici, ritenendosi miracolato dopo un intervento delicato, subito nel 2000. Oggi alle 11 i funerali nella chiesa di San Marco, in via Aldo Moro.

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