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Data: 15/05/2017
Testata giornalistica: Il Centro
Treni troppo rumorosi . Richiesta danni a Ferrovie. Linea senza barriere fonoassorbenti: residente esasperata dal frastuono. Il Codacons avvia un'azione pilota dal giudice di pace per inquinamento acustico

CHIETI Treni rumorosi, i cittadini esasperati chiedono un risarcimento e vanno al giudice di pace di Chieti. La sezione teatina del Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e la tutela dei diritti di utenti e consumatori) ha avviato un'azione pilota di richiesta di risarcimento danni conto le Ferrovie per l'inquinamento acustico provocato dai treni sul tracciato ferroviario Bologna-Lecce. «Codacons ha deciso di affiancare la richiesta di una residente di Francavilla al Mare che non riesce più a convivere con la vicinanza con la ferrovia», spiega il responsabile della sezione provinciale di Codacons, l'avvocato Vittorio Ruggieri. «I rumori sono intollerabili, a nostro avviso illeciti e nocivi per la salute della signora. Non ci sono barriere fonoassorbenti, né qualsiasi strumento idoneo all'attenuazione del rumore», continua l'avvocato, «né tanto meno possiamo affidarci a generiche promesse di Rete Ferrovie Italiane di voler sostituire i vecchi binari presenti sulla linea con nuovi realizzati con materiali in grado di attenuare i rumori. La verità», sottolinea l'avvocato, «è che, per quanto riguarda il tratto che attraversa la provincia teatina, già dal 2006 Rete Ferrovie Italiane ha fatto tutto una serie di prove che hanno attestato il superamento dei limiti». L'azione pilota del Codacons teatino chiede un risarcimento danni per la signora di Francavilla di 5.000 euro. Se il giudice di pace dovesse ritenere valide le ragioni della signora si aprirebbe un'azione a catena molto pesante a carico di Rete Ferrovie Italiane, che potrebbe a questo punto costringere l'azienda a porre mano a un piano concreto di interventi per attenuare l'inquinamento acustico sulla tratta Bologna-Lecce per quanto riguarda il territorio della provincia teatina. Codacons Chieti chiede al giudice di pace di «accertare e dichiarare la responsabilità della società convenuta circa il superamento della normale tollerabilità delle immissioni rumorose provenienti dal tratto di linea ferroviaria adiacente all'abitazione della ricorrente e, comunque, in ogni caso, la loro illiceità per superamento dei limiti assoluti imposti dalla normativa vigente e per l'effetto, condannare la società convenuta al risarcimento, in favore, della residente di Francavilla, di tutti i danni patiti a causa delle immissioni acustiche che si quantificano nella domma di euro 5.000 o minore ritenuta equa e di giustizia, oltre interessi e rivalutazione monetaria». La causa si terrà con grande probabilità nel prossimo mese di settembre.

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