ROMA E' pronto il bando per la vendita di Alitalia. Il documento di appena 6 pagine, che Il Messaggero ha potuto consultare in anteprima, traccia la road map del salvataggio individuata dai tre commissari, Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari. Oggi, salvo sorprese, dovrebbe ottenere il via libera del ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, per poi essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale entro il 17 maggio. Da lì in poi scatterà ufficialmente la gara per acquistare in toto o a pezzi la ex compagnia di bandiera. Procedura complessa che si completerà, si augurano i commissari e tutto il governo, in autunno. Sempre in settimana saranno scelti gli advisor che supporteranno l'azione dei commissari e ripartirà il confronto con i sindacati per il rinnovo del contratto.
LA NOVITÀ
Nel bando a maglie larghe, messo a punto da Enrico Laghi, docente alla Sapienza e tra i principali esperti di ristrutturazioni in Italia, che sollecita le manifestazioni d'interesse c'è scritto ne nero su bianco che i potenziali investitori devono indicare prioritariamente quale soluzione proporre per risolvere la crisi Alitalia: ristrutturazione, acquisto dell'azienda nel suo complesso o spezzatino. Insomma, un primo interrogativo a cui rispondere per capire l'orientamento del mercato. Entro il 10 giugno, ovvero in tempi rapidissimi, i potenziali investitori compagnie aeree in primis - dovranno poi manifestare in maniera formale le proprie intenzioni così da poter avviare rapidamente la seconda fase della procedura. Fase che prevede o una prima selezione e, contestualmente, l'apertura della data room con i conti di Alitalia. Dati sensibili che saranno analizzati nei dettagli per capire l'appetibilità del vettore tricolore. Entro la fine di luglio i commissari si attendono l'arrivo delle proposte non vincolanti da parte degli interessati che - ed è questa la principale novità scritta nel documento - si potranno riunire in cordate. Insomma, non è escluso quindi che, tanto per fare un esempio, Etihad e Lufthansa possano presentarsi insieme per acquistare la compagnia, magari con l'aiuto di un fondo d'investimento o di altri soci. O che Ryanair o EasyJet presentino offerte mirate.
Proprio Laghi ha voluto un bando flessibile, forte delle esperienze maturate nel risanamento di settori strategici come l'energia o i trasporti. Basti pensare al lavoro di commissario straordinario di Ilva, dove sta portando a soluzione, con Piero Gnudi e Corrado Carrubba, una complessa operazione di ristrutturazione aziendale e risanamento ambientale. E proprio l'esperienza maturata nel campo delle ristrutturazioni di grandi imprese in crisi è alla origine della nomina. Come noto, Laghi dopo la nomina a commissario, ha rassegnato le dimissioni da Midco e Cai, mentre ha rimesso il proprio incarico (membro del collegio sindacale) in Unicredit lo scorso 2 maggio.
Il bando pur privilegiando almeno in linea teorica la vendita in blocco, non esclude la cessione di asset singoli. Di certo prima della fine di agosto i commissari avranno un quadro più chiaro e potranno modulare il programma dell'amministrazione straordinaria, spingendo o meno sui tagli.
SPRINT FINALE
A fine estate partirà lo sprint finale. Con i commissari che valuteranno le proposte arrivate dai singoli investitori o dalle cordate che si saranno costituite. Non ci sono vincoli temporali su questo fronte, per cui fino all'ultimo istante i potenziali investitori potranno formare pool. Saranno sempre Gubitosi, Laghi e Palmieri, d'intesa ovviamente con il governo, a decidere chi garantirà alla compagnia e ai dipendenti un futuro migliore. Una road map che, al di là delle tecnicalità, dovrà comunque tenere conto da un lato delle mosse degli acquirenti e, dall'altro delle indicazioni che arriveranno dalla Commissione europea sui tempi per la restituzione del prestito ponte da 600 milioni. Negoziato, è bene dirlo, il cui esito dipenderà dalla esistenza di offerte concrete. La sfida è avere sul tavolo già ad ottobre le offerte vincolanti.
IL PIANO DEL PD
I commissari sono anche in attesa del piano in via di elaborazione da parte del Pd che proprio Matteo Renzi aveva annunciato di volere presentare già oggi e che dovrebbe invece slittare di qualche giorno. Del resto viste le caratteristiche del bando, aperto a varie soluzioni, e la volontà del Pd di individuare una soluzione pubblico-privato, non è escluso che nella partita finiscano per entrare anche le Fs, già contattate da Renzi, che potrebbero unirsi ad un pool con un vettore estero per rilevare Alitalia.